Differenze di ortografia tra inglese britannico e americano

Si potrebbero scrivere volumi sull’argomento e in realtà sono già stati scritti, le differenze in genere sono relativamente poche, ma le cose sono molto più complicate. 

Generalmente agli americani piace l’accento britannico, ma spesso considerano lo spelling britannico come una serie di errori di ortografia. Ho collaborato con americani negli Stati Uniti che ci tenevano a correggere ogni parola ‘sbagliata’ anche se il testo prodotto era per il Regno Unito. Allo stesso tempo, i britannici hanno un’antipatia pronunciata per l’inglese americano, puoi dire pizza o croissant e nessuno si lamenta, ma appena uno usa una parola americana si arricciano nasi. La questione è però che le altre lingue e gli immigrati vanno bene se portano nuove parole culinarie, non sono sentiti come una minaccia, ma l’inglese americano non si ferma alla cucina. Ha introdotto e sostituito parole che ‘contano’ e questo ovviamente infastidisce molti. I britannici, a differenza degli americani, danno molta importanza all’accento essendo legato alla classe nel loro paese, sono quindi più critici degli americani. 

Quali sono le differenze tra inglese britannico e americano?

Le differenze non sono solo di spelling o di vocaboli, ci sono differenze di pronuncia, di grammatica e punteggiatura. Bisogna però tenere conto che l’inglese britannico e quello americano non solo omogenei, ci sono grosse differenze dialettali e di accenti regionali all’interno dei due paesi. L’inglese di un abitante di Boston o di un Texano sono piuttosto diversi. Come ci sono enormi differenze tra l’inglese di uno del Dorset e uno scozzese. Questo vale soprattutto per la pronuncia, i vocaboli e le frasi idiomatiche. 

A volte le differenze all’interno del paese non hanno una spiegazione, diciamo sono scelte individuali. 

George Bush diceva Airak per dire Iraq e molti americano fanno lo stesso, ma non tutti gli americani, altri dicono Iraq come un britannico o un italiano. 

ortografia inglese britannico

Le maggiori differenze ortografiche tra inglese britannico e americano

Bisogna fare attenzione qui, perché storicamente non c’è una differenza chiara e netta. Parte dello spelling americano era stato usato in Gran Bretagna in passato, ed è stato l’inglese britannico a cambiare come scrive le parole in certi casi e non il contrario come si potrebbe pensare. Quando i coloni partirono dalla Gran Bretagna i due paesi avevano lo stesso inglese, quello americano è stato influenzato anche da altri gruppi come i tedeschi, gli ebrei, i polacchi, gli italiani ma certe parti dell’inglese sono rimaste quelle del diciassettesimo secolo. Mentre l’inglese britannico è cambiato per conto suo, ma le maggiori differenze di spelling vengono da un dizionario.

Il punto di partenza delle differenze è stato Samuel Johnson con il suo dizionario nel 1755 e in seguito il dizionario di inglese americano di Noah Webster nel 1828. Webster aveva cercato di riformare lo spelling dell’inglese e in certo senso c’è riuscito e questo ha causato le maggiori differenze tra i due inglesi, ma alla fine dei conti c’è poca differenza di spelling tra American English e British English. Chi impara una delle due lingue può tranquillamente leggere libri nell’altra. 

Gli altri paesi di lingua inglese generalmente seguono lo spelling britannico, il Canada essendo vicino di casa degli Stati Uniti, ma culturalmente più vicino al Regno Unito accetta entrambi gli spelling. Lo spelling Australiano è molto simile a quello britannico, mentre quelli della Nuova Zelanda o Irlanda sono praticamente uguali a quello britannico. 

Vediamo alcune di queste differenze di spelling:

le parole che in inglese britannico finiscono con re diventano er in inglese americano. Per esempio centre e center, theatre e theater, metre e meter, fibre e fiber. In Gran Bretagna fino al 1700 si usavano entrambe le forme ma il dizionario di Johnson decide di usare la forma re e in seguito il dizionario Webster scelse la forma er. 

Lo spelling ize invece di ise per parole come realise- realize o organise-organize viene sempre usato negli Stati Uniti. Nel Regno Unito in teoria si possono usare entrambi, ma molti vedono ize come un americanismo. In realtà ize era normale in inglese britannico nei secoli passati. Le parole che finiscono in yse rimangono tali in inglese britannico e yze in inglese americano come analyse o analyze. 

Parole che terminano con our

le parole che finiscono in our in inglese britannico nella maggior parte dei casi finiscono in or in inglese americano. Abbiamo quindi a New York color invece di colour o flavor invece di flavour. Spesso sono parole di origine latina che in italiano finiscono con ore come colore o umore. Il motivo del our finale è che sono arrivate in inglese tramite i Normanni che parlavano francese. Nei secoli seguenti in Gran Bretagna si usava sia or che our. Ma il dizionario di Johnson decise di usare our, mentre il Webster è andato per or e qui è nata la differenza.  Se invece sono accentate ovvero francesi come trombadour allora rimane invariato, anche in Nord America si dice trombadour. 

Ci sono poi le parole che finiscono con gue come catalogue o dialogue sono generalmente scritte gue in inglese britannico e solo g in inglese americano, quindi abbiamo catalog e dialog negli Stati Uniti. 

Un’altra differenza si nota nelle parole di origine greca, quando hanno il dittongo oe o ae come anaemia o oestrogen, in inglese americano il dittongo diventa solo e. 

Importante anche notare le doppie come travelling o dialling nel Regno Unito e traveling o dialing negli Stati Uniti. La e inoltre rimane in inglese britannico in parole come likeable o ageing, mentre in inglese americano diventano likable e aging. Ci sono molte eccezioni in questi casi in entrambe le lingue, fate attenzione. 

In inglese britannico si usa un participio passato come learnt invece dell’americano learned. Inoltre il participio passato got diventa gotten in inglese statunitense. 

Ci sono poi tantissime differenze di spelling che non seguono una regola precisa, per esempio grey diventa gray in americano o liquorice diventa licorice negli Stati Uniti.