Un giorno nel gennaio 1931 l’ingegnere londinese Alan Blumlein andò al cinema con la moglie.
Blumlein riteneva assurdo che la voce dell’attore provenisse da sinistra quando il suo viso era sul lato destro dello schermo. Per noi ora è una cosa ovvia, ma non era così allora.
Blumlein disse a sua moglie che avrebbe risolto quel problema e tornò prontamente nel suo laboratorio e inventò il suono stereo, che brevettò più tardi quell’anno. Un londinese che senza tante fanfare ha cambiato il mondo del cinema e della musica.
Alan Blumlein nacque a Hampstead nel 1903 da padre tedesco (in parte ebreo) e madre scozzese. Fin da piccolo aveva la passione per tutto quello che era elettrico e per le invenzioni, questo nonostante avesse problemi a leggere. Probabilmente era dislessico ma allora non facevano queste diagnosi.
In ogni caso Blumlein lavorò con il suono lavorando per la Western Electric Company e in seguito Colombia Grammophone Company. L’idea del suono stereo fu si casuale ma Blumlein era un ingegnere preparato in materia. In seguito lavorò per sviluppare la televisione insieme ad altri.
Durante la seconda guerra mondiale lavorò per creare il radar H2S che poteva essere impiegato su aerei per trovare meglio i bersagli da bombardare. Durante uno dei voli di rodaggio del radar l’aereo perse quota e si schiantò al suolo. Blumlein perse la vita così nel 1942 a soli 38 anni.
Siamo tutti familiari ora con il suono stereo sia nella musica che al cinema e televisione, ma probabilmente non sapevate la storia di questo ingegnere londinese che inventò il ‘binaural sound’ o come venne chiamato in seguito il stereophonic sound.
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