giornata della lingua inglese

Almeno 600 mila persone hanno perso lavoro in due mesi

È ufficiale  ora non sono dicerie, ONS (l’ufficio nazionale di statistiche, simile all’ISTAT italiano) ha confermato che almeno 600 mila persone hanno perso lavoro tra marzo e maggio.

Ci sono 6 milioni di lavoratori in furlough, ovvero una specie di cassa integrazione pagata fino al 80% dallo stato. Piano piano il programma furlough verrà smantellato. Non sappiamo con sicurezza quanti di questi lavoratori riusciranno a tenere il posto di lavoro.

Per questo programma il governo ha già speso circa 55 miliardi di sterline e non ha nessuna intenzione di continuare a lungo, deve pensare all’altra grossa scossa all’economia che sarebbe un’uscita dalla UE senza nessun trattato.

Alcuni prevedono fino al 50% di queste persone, che sarebbero 3 milioni, perderanno il lavoro entro fine anno per il coronavirus, ma anche la Brexit.

La cosa positiva potrebbe essere che nel mese di maggio ‘solo’ 163.000 persone hanno perso il lavoro mentre in aprile erano state 449.000. Positivo solo fino ad un certo punto forse chi doveva essere licenziato era stato licenziato immediatamente dopo le chiusure.

Fonti: Sky News

2 commenti su “Almeno 600 mila persone hanno perso lavoro in due mesi”

  1. Sono notizie false, ho amici che vivono a Londra e ci sentiamo sempre,stanno benissimo e nessun problema, colla Brexit aumenteranno i posti di lavoro mica diminuiscono che cazzate scrivi

  2. Caro Anonimo prima di tutto non vivi in UK e commenti di amici tuoi che anche se tutto va bene per loro non rappresentano la realtà di una nazione dove il tasso della disoccupazione é aumentato e molti sono stati costretti ad usare food banks per mangiare. Per quanto riguarda la tua affermazione che ci sarà piú lavoro con il Brexit, significa che non hai seguito o stai seguendo i giornali britannici ammesso che tu conosca la lingua inglese di cui dubito fortemente quindi se fossi in te mi asterrei dal rilasciare ulteriori commenti sul sentito dire dei tuoi amici quando tu vivi in Italia e non sai nulla della realtà britannica.

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