Quando sei venuto/a a Londra/Regno Unito?Â
Quattro anni fa.
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Come hai cercato una sistemazione fissa e hai avuto problemi?Â
Eravamo io e mio marito quindi per sei mesi abbiamo dovuto optare per lo sharing. Poi abbiamo trovato una casetta tutta nostra.
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Come hai cercato lavoro?Â
Diciamo che il lavoro ha cercato me, qui ero venuta per il lavoro di mio marito. Ma io sono laureata in Lettere, ed ora faccio la tutor privata d’italiano, non immaginavo che l’italiano fosse molto amato ed apprezzato, come lingua si intende. Questa nazione mi ha ridato una dignità .
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Quanto tempo ci hai messo a trovare il tuo primo lavoro?Â
Io ci ho messo molto, perché trovare referenze e capire come funziona il mondo del lavoro qui è stato un po’ complicato.
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Che tipo di esperienza di lavoro o titoli di studio avevi all’arrivo?Â
Laurea in Lettere. Ma qui ho preso Functional skills level 2 ed ora devo dare gli esami di Gcse English. Sono skills molto importanti per il mio lavoro e poi qui è quasi tutto gratis, i corsi si intende.
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Come era il tuo inglese scritto e parlato al tuo arrivo?Â
Avevo studiato inglese a scuola e fatto alcuni corsi, ma non ti preparano alla vera lingua con la sua pronuncia che si parla al nord.
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Quale è stato il tuo primo lavoro? E che lavoro stai facendo adesso?Â
Faccio e ho sempre fatto la tutor privata d’italiano, sono regolarmente registrata come self employer.
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Come definiresti la tua esperienza a Londra/Regno Unito fino ad ora? E per quali motivi?Â
La mia esperienza è stata dura e difficile, dovuta all’età , credo. Ho dovuto modificare la mia vita e il mio modo di vedere a 360 gradi. Una questione di burocrazia, tasse, registrazioni, sistema sanitario e tanto altro tutto differente dall’Italia. Ma quando entri e capisci il sistema tutto è semplice e immediato. Non c’è paragone con il nostro paese, si vive molto più tranquilli e rilassati.
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Consiglieresti ad altri di partire per Londra/Regno Unito e per quali motivi?Â
Certo che lo consiglierei ma solo a chi è in grado di modificare la propria vita e i suoi standard, essere duttile e malleabile qui è fondamentale. Pensare di riprodurre la propria vita che si conduceva in Italia è il primo passo sbagliato, ritorni dopo un mese esatto.
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Potresti dare due consigli utili a chi deve ancora partire?Â
Sapere cosa si vuole e dove si vuole andare, nell’incertezza è meglio rimanere dove si è. Avere dei buoni titoli di studio e buone qualifiche. Il lavoro qui si trova.