frontiera irlandese

Arrivare in Gran Bretagna dall’Irlanda per evitare la dogana del dopo Brexit

Molti europei arrivano nel Regno Unito passando dalla Repubblica di Irlanda essendo quest’ultima sia parte della Common Area con il Regno Unito che della UE e quindi basta la carta d’identità per entrarci e con minimi controlli doganali.

Quando si parla di viaggi verso il Regno Unito, una delle situazioni peculiari che emergono è il percorso attraverso la Repubblica di Irlanda. Infatti, molti europei scelgono di arrivare nel Regno Unito passando da Dublino, capitale dell’Irlanda, poiché questa particolare rotta consente loro di bypassare i controlli doganali più rigorosi e di utilizzare la propria carta d’identità anziché il passaporto. Questa scelta è possibile grazie alla particolare posizione dell’Irlanda, che è sia parte della Common Area con il Regno Unito che membro dell’Unione Europea.

La Brexit, processo di uscita del Regno Unito dall’Unione Europea, avrebbe dovuto rafforzare il controllo sulle frontiere, tuttavia, come si può notare, ciò non si è tradotto in controlli doganali più stringenti tra Dublino e il Regno Unito. Questa peculiarità ha portato a una serie di conseguenze, inclusa la possibilità per alcuni italiani di attraversare Dublino e raggiungere Londra per lavorare in nero.

Tuttavia, è importante sottolineare che questa pratica non rappresenta una soluzione a lungo termine, in quanto coloro che scelgono di lavorare senza documenti ufficiali si trovano in una situazione di clandestinità. La vita di un clandestino è sempre caratterizzata da incertezze e difficoltà, con il costante rischio di essere scoperti e di subire le conseguenze legali. Pertanto, è fondamentale comprendere che questa opzione non è consigliabile, dal momento che non si dispone di alcun diritto legale e si è costantemente a rischio.

Ma davvero non si hanno controlli doganali tra Dublino e il Regno Unito?

Potrebbe sembrare sorprendente, ma generalmente tra Dublino e il Regno Unito non si effettuano controlli doganali. Questo è confermato dalle parole ufficiali del governo britannico, il quale afferma che il Regno Unito, insieme alle Isole della Manica, all’Isola di Man e alla Repubblica d’Irlanda, costituisce un’area di viaggio comune. Ciò significa che una persona che è stata sottoposta a controllo dell’immigrazione all’ingresso in questa area normalmente non necessita di un permesso specifico per entrare in qualsiasi altra parte di essa.

Tuttavia, è importante sottolineare che alcune persone soggette all’Immigration (Control of Entry through the Republic of Ireland) Order 1972, che include coloro che sono semplicemente transitati attraverso la Repubblica d’Irlanda, coloro che necessitano di visto, persone entrate illegalmente in Irlanda, persone soggette a direttive di esclusione emesse dal Segretario di Stato per il bene pubblico e coloro che sono entrati in Irlanda dal Regno Unito o dalle Isole della Manica dopo essere entrati illegalmente o dopo aver superato il periodo di congedo, potrebbero richiedere un permesso specifico per entrare nel Regno Unito.

Comunque questi casi costituiscono delle eccezioni e non rappresentano la norma generale. La maggior parte delle persone che attraversano la Repubblica di Irlanda per raggiungere il Regno Unito non è soggetta a controlli doganali particolarmente approfonditi e può utilizzare la propria carta d’identità per il viaggio verso l’Irlanda.

Sebbene questa situazione possa sembrare insolita, è essenziale ricordare che le politiche e le procedure doganali sono soggette a cambiamenti e adattamenti continui. Pertanto, è sempre consigliabile consultare le informazioni ufficiali fornite dal governo britannico o da altre fonti autorevoli prima di intraprendere un viaggio verso il Regno Unito attraverso la Repubblica di Irlanda.

Sebbene la possibilità di attraversare la Repubblica di Irlanda per raggiungere il Regno Unito senza dover affrontare controlli doganali e andare a lavorare in nero possa sembrare allettante, è importante valutare attentamente le conseguenze a lungo termine di questa scelta. Essere considerati clandestini comporta una serie di sfide e rischi, che possono influire negativamente sulla qualità della vita e sulle opportunità lavorative.

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