giornata della lingua inglese

Brexit: siamo ancora in alto mare o quasi

Ancora una volta non stiamo a fare una cronaca dettagliata degli eventi politici. Ma quello che ci interessa è come sono messe le cose per chi vuole trasferirsi ora in UK.

In poche parole ancora non sappiamo con certezza se ci sarà una Brexit il 31 ottobre e quindi come sarà la situazione della libera circolazione.

Foto: Steve Eason  Some rights reserved

Sembra meno probabile che ci sarà un no deal Brexit il 31 ottobre e quindi molto probabilmente potrete ancora continuare a venire in UK a lavorare senza bisogno di permesso, almeno per il momento.

Il nuovo “accordo” non è ancora passato in parlamento e quindi tutto rimane sospeso. Anche se i media usano la parola deal o accordo in realtà si tratta solo di una premessa, l’accordo vero dovrà essere ancora deciso e potrebbero volerci anche diversi anni.

Il problema di questo ‘accordo’ per molti è non solo la questione irlandese, Boris Johnson sembra aver risolto la questione proprio nel modo che aveva sempre opposto, ovvero creando una dogana tra la Gran Bretagna e l’Irlanda del Nord, ci sono altre grosse questioni.

A differenza del deal di Theresa May che sottolineava che UK avrebbe proseguito a mantenere gli standard europei (alimentari, di sicurezza, ambientali e lavorativi) questo di Johnson non lo assicura, anzi preferisce che UK si stacchi completamente.

Ciò preoccupa molti notevolmente, anche se Johnson promette di fare leggi anche migliori, sappiamo che ha spesso detto in passato che c’erano troppo leggi che proteggono i lavoratori, altre persone che sono al governo come Andrea Leadsom sono per eliminare ferie, malattia e maternità per le aziende di meno di 50 dipendenti e Dominic Raab e Liz Truss avevano scritto un libro chiamato Britain Unchained che chiedeva l’eliminazione di tutti i diritti incluse ferie,  malattia e tutti dovrebbe lavorare più ore. Dominic Raab si è anche dichiarato contro la sanità pubblica e le pensioni statali. Certe di queste proposte non sarebbero possibili se all’interno della UE o dovendo rispettare i suoi termini.

Foto: Steve Eason   Some rights reserved

Ci sono anche coloro ( e tra questi bisogna anche mettere Philip Hammond il canceliere della scacchiera del governo di Theresa May, quindi non un personaggio sovversivo) che sono convinti che Boris Johnson non abbia nessuna intenzione di fare un accordo con la UE. Continuerebbe a fare i suoi giochini per tutto il periodo di transazione per poi uscire il 31 dicembre 2020 in ogni caso senza deal.

Non lo potrebbe fare ora perché non ha la maggioranza in Parlamento, il suo piano sarebbe quello di fare la Brexit seguita da elezioni quando si propone come l’eroe che ha fatto la Brexit. Una volta vinte le elezioni con la sua maggioranza potrebbe fare quello che desidera, incluso il no deal Brexit che ha sempre voluto. Secondo queste ipotesi,  il trattato firmato ora verrebbe cestinato in ogni caso.

La prossima settimana si rivelerà decisiva a livello politico e per il futuro del paese.

In ogni caso ieri abbiamo visto un’altra enorme manifestazione a Londra di circa un milione di persone per avere un secondo referendum. Ma per sapere che succede ancora bisogna aspettare.

 

 

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