Se vedete tanti quadri di Canaletto in posti come la National Gallery di Londra o altre gallerie o case in Inghilterra, non era un caso. Canaletto durante la sua vita ha lavorato principalmente per una ricca clientele inglese.
Canaletto passò anni a Londra che furono molto importanti per la sua arte anche grazie ai patroni inglesi che gli permisero di sviluppare il suo talento.
Canaletto è meglio conosciuto per i suoi dipinti di Venezia, con il Canal Grande, Piazza San Marco, Ponte di Rialto e il Palazzo Ducale. Questi dipinti con tanti dettagli facevano impazzire i giovani aristocratici inglesi che andavano a Venezia come parte del Grand Tour, ovvero un viaggio intrapreso da tutti gli inglesi di classe elevata. Ovunque andassero, da Firenze a Roma e da Napoli a Venezia, artisti e artigiani si contendevano il posto tra i giovani aristocratici desiderosi di spendere quanto di imparare, Canaletto fu uno di loro fin dall’inizio della sua carriera professionale.
Questo afflusso di giovani e benestanti mecenati portò allo sviluppo di un nuovo genere di dipinti di paesaggi, che esiste ancora oggi. L’artista Giovanni Antonio Canal detto Canaletto fu uno dei professionisti più importanti dell’epoca e per gran parte degli anni 1720 e 1730 lavorò con un promotore inglese ed ebbe molti clienti inglesi.









L’intenditore e collezionista Joseph Smith, che all’epoca risiedeva a Venezia, riconobbe che l’appello di Canaletto a questo particolare pubblico si basava sull’sull’apparente dettaglio e accuratezza dei suoi dipinti, e di conseguenza promosse il suo talento in patria.
Il soggetto e l’esecuzione formule di Canaletto erano evidenti, ma i suoi dipinti più grandi si adattavano bene alle case di campagna che crescevano come funghi allora in Inghilterra. Inoltre, costavano molto meno di un Raffaello o Michelangelo.
Con l’inizio della guerra di successione austriaca (1740-48), questo proficuo rapporto d’affari anglo-italiano finì prematuramente. Durante il periodo dei combattimenti, gli inglesi erano comprensibilmente cauti nel fare un viaggio nel continente. Quindi Canaletto decise di andare lui dai clienti e si trasferì a Londra dal 1746 al 1756.
Le opere inglesi di Canaletto
Alcune delle sue opere ‘inglesi’ non erano allo stesso livello di quelle veneziane per quanto riguarda la tecnica e dal punto di vista artistico.
Sono comunque belle da guardare le vedute di Canaletto sull’Eton College, sul castello di Alnwick, sul castello di Warwick e sull’Old Walton Bridge nel Surrey e avevano sempre successo tra gli aristocratici inglesi. Meno successo tra gli esperti d’arte..
Nel corso della sua carriera, ha vissuto a quello che ora è il 41 Beak Street a Soho, dove viveva, lavorava e aveva una specie di negozio.
Dipinti come The Old Horse Guards, della cattedrale di St Paul’s, Il Tamigi da Somerset House Terrace verso la City e il suo dipinto complementare che guarda verso Westminster forniscono una rappresentazione di Londra nel 1700. Ci ha lasciato anche quadri di edifici purtroppo scomparsi come Northumberland House e il Ponte di Westminster.
Canaletto era un Photoshop umano
Non possiamo però affidarci troppo ai quadri di Canaletto per capire come Londra era allora.
Come artista, Canaletto si sentiva completamente a suo agio nel spostare un edificio, ingrandendolo o rimpicciolirlo, o ruotandolo leggermente per migliorare le sue composizioni. O facendolo sparire completamente. Forse non sorprende che si fosse formato sotto suo padre come pittore di scenografie per il teatro prima di dedicarsi alla pittura.
La Londra di Canaletto non sarebbe stata riconosciuta da un londinese di quel tempo. Canaletto dipingeva per vendere e non era interessato a creare un ritratto realista della città. Come faceva invece il suo contemporaneo William Hogarth.
I paesaggi di Canaletto sono tutti immersi in una luce speciale, che non si vede mai a Londra, non si vede povertà, inquinamento e le parti brutte della città. In poche parole, non prendete i quadri di Canaletto come raffigurazioni reali di come era Londra nel 1700. Ma come le foto a cui si mettono molti filtri prima di postarle su Instagram, possono apparire belle, ma non sono proprio reali.