Il colchico d’autunno (Colchicum autumnale) o falso zafferano cresce solo circa 30 cm con i fiori che sbocciano a settembre e vanno dal violetto pallido al rosa.
Nonostante l’aspetto delicato della pianta, in realtà ha proprietà piuttosto potenti. Infatti contiene colchicina, non solo usato nella cura della gotta ma anche un potente veleno. Questo veleno se ingerito infatti causa un bruciore fortissimo in gola, tanta sete e vomito e forte diarrea.
In poche parole, non una pianta da usare a caso, ma da tempi immemori viene anche usata come medicina. Infatti gli antichi Romani e i Greci sicuramente la usavano contro la gotta e probabilmente anche gli egizi ancora prima. L’uso medicinale diminuì quando fu chiaro quanto era pericolosa questa pianta.
Come veniva usato il colchico d’autunno
Fu usata infatti spesso come veleno spesso aggiunto al vino e per secoli non fu usato in medicina fino alla fine del Settecento quando fu utilizzato nuovamente per la cura contro la gotta.
Se lo tieni in giardino comunque non fare esperimenti devi essere capace di usare questa pianta per uso medico, se sbagli potresti finire in ospedale. Viene usata ora in medicina ma sotto forma di compresse per curare la gotta. Sembra sia anche buono contro certe febbri, ma esiste ora poca ricerca su questa pianta perché ritenuta generalmente troppo tossica.
Tossicità: la colchicina può essere mortale. Anche
l’uso terapeutico della colchicina può essere dannoso, poiché le dosi richieste possono essere vicine a quantità tossiche. Tutte le parti della pianta sono velenose.
I rapporti parlano di persone che scambiano questa pianta per una cipolla, e la mangiano e muoiono. Una coppia di anziani è morta dopo aver mangiato foglie di croco autunnali prescritte da un erborista.
Il colchico d’autunno non dovrebbe mai essere usato come un’erba medicinale e chiaramente mai mangiato. Può infatti facilmente danneggiare i reni in modo irriversibile. L’uso migliore per il colchico d’autunno è nei giardini come pianta ornamentale.