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Come indicare la conoscenza delle lingue nel CV in inglese?

Molti italiani usano le sigle del Quadro comune europeo di riferimento per la conoscenza delle lingue nel CV per  indicare come parlano o capiscono diverse lingue.  Il Quadro o il Common European Framework of Reference for Languages come si dice in inglese è un sistema creato dal Consiglio d’Europa (non dall’Unione Europea) per armonizzare i livelli d’apprendimento di una lingua.

Ora, per avere un visto per lavorare in UK dovete per forza avere un certificato o diploma che mostra che avete un inglese almeno a livello B1

Quindi abbiamo diverse sigle A1, A2, B1, B2, C1, C2 che vanno da principiante assoluto a padronanza della lingua. Non a tutti piace il sistema che ha molti critici, ma è indubbiamente usato negli ambienti di insegnamento e apprendimento delle lingue.

Ma è praticamente sconosciuto al di fuori di questi ambienti, specialmente in paesi dove solo una minoranza si dedica all’apprendimento di lingue straniere.

Ciò non è normalmente un problema se usato nelle situazioni giuste. Come dicevamo però molti italiani scelgono di usare queste sigle per indicare la loro conoscenza delle lingue nel CV, spesso anche precisando che hanno un B2 in scritto, B1 in comprensione, B2 in orale ecc.  e questo è da sconsigliare.  Prima di tutto raramente troverete qualcuno che capisce che volete dire e se volete un colloquio non dovete confondere chi vi deve chiamare.

Non è raro infatti vedere recruiter che scartano subito un CV se non è chiaro. Se non siete in un settore che ha un disperato bisogno di personale, vi possono scartare immediatamente se il vostro CV non è praticamente perfetto.

In secondo luogo per quanto riguarda l’inglese, molti considerano scontato che la parliate bene, siamo in un paese di lingua inglese dopotutto. Non dovete indicare come parlate inglese sul CV, lo capiranno loro appena vi telefonano.

Succede anche spesso di vedere CV di italiani che indicano la loro conoscenza dell’inglese come Excellent o Perfect. Non ho mai incontrato un madrelingua inglese che dichiara di avere un inglese perfetto. Non di rado poi questi CV sono scritti in un inglese spesso maldestro e pieno di errori.

Alcuni preferiscono mettere una lunga descrizione di come parlano l’inglese, cosa che rende fuori dalla norma e ancora più stranieri. Più cercate di convincere che il vostro inglese è ottimo più convincete del contrario. In fondo, non mettete 20 righe nel vostro CV in italiano per spiegare come parlate e capite bene l’italiano!

Come posso mettere in evidenza la mia conoscenza delle lingue nel CV?

Per altre lingue usate un sistema molto semplice: basic, intermediate e fluent. Tutti lo capiscono e se veramente vogliono farvi usare tali lingue, vi metteranno alla prova. In linea di massima è inutile elencare lingue che non parlate bene abbastanza da usarle professionalmente, quindi non dovrebbero essere lingue di cui avete una conoscenza sommaria.

In UK se vogliono una persona che parla francese, la trovano facilmente, non devono accontentarsi si qualcuno che ha fatto un corso di tre mesi.  Evitate anche il termine scholastic che non significa niente in questo contesto. Per qualche motivo strano tanti italiani lo usano nel CV in inglese.

In poche parole dovete sempre tenere presente che se volete lavorare in un paese di lingua inglese può essere utile mettere la vostra conoscenza delle lingue nel CV, ma questo non vale per l’inglese.

Dire di avere un B1 o C1 in inglese non vi rende speciali in un paese di lingua inglese. Inoltre pochi capiranno cosa intendete. Il vostro CV deve essere comprensibile a tutti.

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