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Esperienza di un direttore italiano di boutique di lusso a Londra

Oggi leggiamo l’esperienza di A. che lavora come direttore per una boutique di lusso, puoi aggiungere la tua esperienza compilando il modulo qui sotto. 
 
2010
 
Tramite conoscenze fatte sul posto. I primi giorni mi sono appoggiato ad un ostello/hotel piuttosto cheap, la mia disponibilità economica iniziale non era cospicua. La mia prima casa è stato una scena da film, ero seduto su di una panchina a Leicester Square accanto ad una signora, pensando ad alta voce. Lei si è accorta che ero alla ricerca e guarda caso… affittava case!
 
Utilizzando tutti i canali disponibili, in primis quello della consegna del vmcv direttamtente sul posto. In UK è molto considerata l’application online, quindi non è assolutamente da sottovalutare.
 
20 giorni, avrei potuto metterci di meno ma il mio livello di comprensione dell’accento britannico mi ha procurato qualche grattacapo inaspettato.
 
Lavoravo nel retail prima di partire per l’Inghilterra.
 
Direi abbastanza buono, ho avuto solo qualche problemino di comprensione all’inizio, visto che l’inglese imparato sui banchi di scuola in Italia… era del tutto inappropriato per quanto riguarda la fonetica.
 
Avendo bisogno di un introito immediato non ho fatto lo schizzinoso. Il mio primo lavoro è stato il cameriere, con tanto di sombrero e poncho. Mi sono divertito un sacco, migliorato il mio inglese, fatto una marea di conoscenze, godendomi anche le tips dei clienti. Ora sono direttore di una rinomata boutique di lusso.
 
Senz’altro formativa. Londra soprattutto non è per tutti, è una città che richiede molto impegno e sacrificio. Non si ferma mai e per stare al suo passo devi correre, anche parecchio forte. O la so odia o la si ama follemente. Spesso ti mette a dura prova, ma ti fa comprendere ancora di più quali sono le tue priorità.
 
Consiglierei di partire solo a chi è disposto a mettersi in gioco, a dimostrare il suo valore. È importante partire con la voglia di aprirsi ad altre esperienze di vita, rispettando gli usi e i costumi degli inglesi. A chi sa già di non potersi privare di alcune cose dell’Italia consiglio di rimanere lì dov’è, per evitare di diventare polemico su tutto, non godendosi nemmeno l’esperienza in UK, lunga o corta che sia.
 
Non avere paura di ciò che non conosci. Le più belle esperienze le ho avute quando ho messo da parte ogni pregiudizio.
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