Un mulino relativamente recente, infatti fu costruito da Charles March nel 1817 e funzionò fino al 1864, quando il mugnaio fu sfrattato dal quinto conte Spencer, che voleva recintare il terreno e costruirsi un grande maniero. Si era un avo della principessa Diana che era figlia dell’ottavo conte Spencer.
Ci fu opposizione perchè il common era aperto a tutti e non sembrava giusto che un membro della aristocrazia minore potesse venire e chiudere tutto. Dopo una lunga battaglia nel 1871 fu passato un atto del Parlamento che dava accesso al Wimbledon Common alla gente comune per sempre.
Nel frattempo, i macchinari del mulino erano stati rimossi, quindi il mulino fu trasformato in alloggio residenziale (è stata conservata una stanza come era quando il mulino ospitava non meno di sei famiglie).
Nel 1976, l’edificio è diventato un museo e le vele sono state successivamente ripristinate per funzionare. Occasionalmente vengono eseguiti quando c’è vento sufficiente. Il mulino è strano, infatti ha una base ottagonale e una torre conica a cui sono attaccate le pale.
Il museo mostra la storia dei mulini dai tempi degli egiziani e l’evoluzione dei mulini in Inghilterra, ci sono anche diverse attività interattive adatte ai bambini. All’interno del museo si trova anche una piccola mostra dedicata alla storia dei boyscout.
Il museo normalmente è aperto alla domenica, ma non ha aperto durante la pandemia essendo piccolino. Potete controllare sul sito per vedere quando sarà aperto. L’ingresso è gratuito.
Ovviamente una volta che venite fino a qui per vedere il mulino, potete fare un giro per il Wimbledon Common che è un parco tenuto relativamente allo stato selvaggio, con diversi habitat, stagni e tanta flora e fauna da scoprire.