Due giorni fa la notizia che dal 1 gennaio il Regno Unito non farà più parte dei programmi InterRail e EuRail. Meno di 24 ore dopo hanno cambiato idea e quindi continueranno a farne parte.
La decisione era stata presa dal Rail Delivery Group che è un consorzio di tutte le ferrovie private che fanno parte della rete ferroviaria nazionale. Ovviamente c’erano motivi economici per farlo, queste società sono private e operano per fare profitto e non sempre per far piacere ai passeggeri.
Ma l’industria turistica ha subito reclamato e il Rail Delivery Group ha dovuto fare velocemente marcia indietro. Mentre InterRail è usata da giovani sotto i 26 anni e che quindi non spendono spesso moltissimo EuRail è venduta a cittadini non europei di tutte le età e molti cittadini statunitensi, giapponesi, canadesi ecc. ecc. scelgono di viaggiare l’Europa usando questo pass.
Togliere l’intero paese dallo schema avrebbe significato certamente un calo di turisti che avrebbero potuto arrivare a Londra con l’Eurostar (che sarebbe comunque rimasto nello schema) ma poi non avrebbero potuto visitare il resto del paese. Una perdita per gli albergatori e chi lavora in strutture turistiche in posti come il Galles, la Scozia e la Cornovaglia.
Il treno in UK è molto caro con un biglietto preso al momento da Londra a Manchester che costa come un volo per New York.