Dei famosi e leggendari locali di musica dal vivo di Londra di decenni passati, ne rimangono purtroppo pochi. Nella zona di Soho, che era piena zeppa di locali un tempo rimangono solo il Club 100 (tecnicamente ad Oxford Street, ma ha sempre avuto il cuore a Soho) e Ronnie Scott’s. Altri come il Marquee che era stato il trampolino di lancio di centinaia di musicisti britannici, non esistono da anni.
Il jazz club di Ronnie Scott’s aprì al numero 39 di Gerrard Street a Soho, sotto una bisca cinese abbronzata dai fan, venerdì 30 ottobre 1959 come l’unico posto a Londra dove ascoltare jazz moderno dal vivo. Le fortune del club crebbero nel 1963 quando la Musicians Union abbandonò il divieto ai musicisti americani di poter suonare nel Regno Unito a patto che i musicisti britannici potessero suonare negli Stati Uniti.
Ovviamente in quegli anni i musicisti britannici erano molto richiesti negli Stati Uniti e per esempio Ronnie Scott’s ebbe Wes Montgomery e Bud Powell al posto di Freddie & the Dreamers and Gerry & the Pacemakers . Il primo musicista americano a suonare al Ronnie Scott’s fu Zoot Sims nel 1962.
Ronnie Scott’s oltre 60 anni di jazz
Il club è stato creato e gestito dai musicisti Ronnie Scott e Pete King. Nel 1965 si trasferì in una sede più grande nelle vicinanze, al 47 di Frith Street, dove si trova tuttora.
Ronnie Scott’s ha sempre avuto i suoi musicisti per accompagnare gli ospiti spesso venuti senza la propria band. Ha anche la propria ‘casa discografica’ dal 1978 e tantissimi artisti hanno registrato dischi dal vivo qua. Il locale ha anche un elegante bar al piano di sopra.
Il Ronnie Scott’s ha avuto l’onore di ospitare spettacoli dei più grandi nomi del jazz e oltre dal 1959 fino ai giorni nostri. Da Miles Davis a Nina Simone, Ella Fitzgerald, DIzzie Gillespie e Count Basie. Tanto per fare solo qualche nome. Programma e biglietti si trovano qui.