La situazione è piuttosto ridicola, che la Brexit e soprattutto l’uscita dal mercato libero e unione doganale sia un disastro è ovvio a chiunque faccia attenzione. Il governo e i politici in generale (con l’eccezione della SNP, ovvero i nazionalisti scozzesi) hanno invece deciso di negare l’evidenza e ancora parlano dei grandi benefici e momenti di gloria che attendono il paese ora che non è più nella Unione Europea. Persino i politici che erano contrari alla Brexit e avevano previsto i danni economici, ora sostengono che la Brexit sia stata una grande idea. Una situazione decisamente surreale.
Sadiq Khan, sindaco di Londra, è il primo politico a criticare il governo per aver “negato ed evitato” l'”immensa devastazione” che la Brexit sta causando al Paese. Ovviamente ci sono già accuse al sindaco di tradire il volere del popolo, quel ‘volere del popolo’ era una piccola maggioranza quasi 7 anni fa. Secondo esperti, visto che chi ha votato per la Brexit tende ad essere anziano e i giovani generalmente volevano rimanere, da allora molti anziani sono morti e molti giovani che non potevano votare nel 2016, ora sono maggiorenni. Se si aggiungono coloro che hanno cambiato idea o chi aveva votato per protesta pensando che comunque il Regno Unito non sarebbe mai uscito dalla Unione Europea, difficilmente questa situazione sarebbe la ‘volontà del popolo’ di ora.
Il sindaco vorrebbe un cambiamento rispetto all’attuale versione “inutilmente dura” della Brexit e solleciterà un dibattito sul “pragmatico” ritorno all’unione doganale e al mercato unico dell’UE.
Il sindaco di Londra ha praticamente detto che non può più tacere sui grandi danni che la Brexit sta facendo.
Nigel Farage, l’architetto della Brexit, non solo aveva previsto un ritorno alle glorie passate con la Brexit, ma era anche convinto che uno dopo l’altro tutti i paesi della Unione sarebbero usciti nel giro di pochi anni. Aveva pure detto in unà intervista alla televisione irlandese che l’Irlanda sarebbe uscita dopo il Regno Unito. Circa 90% degli irlandesi era ed è per rimanere nell’Unione e il numero di persone che vogliono un’uscita dalla Unione Europea sta diminuendo in quasi tutti i paesi, secondo nuovi dati.