Tre parole: Londra, icone, moda. A chi pensate?
Personalmente non ho dubbi: a Lei, l’intramontabile Vivienne Westwood.
La stilista inglese (Tintwistle, 08/04/1941) nasce come creatrice di gioielli, che vendeva al celebre Portobello Road Market, per poi essere premiata come stilista britannica dell’anno nel 1990 e nel 1991. Nel 2004 vince il World Fashion Award. Vanta inoltre prestigiose onorificenze: si fregia dei titoli di Ufficiale dell’Impero Britannico (2005) e Dama di Commenda dell’Impero Britannico (2006).
Foto: By Seth Whales (Own work) [CC-BY-SA-3.0 or GFDL], via Wikimedia Commons
Questa regina indiscussa del punk sfila dal 1981 e piace per le sue acconciature scultura, il make up marcato e lo stile da rocker, i dettagli eccentrici, il tartan e i miniabiti a strati sovrapposti dalle scollature vertiginose. Ha fatto della provocazione il suo cavallo di battaglia e della trasgressione è l’antesignana indiscussa.
E’ apprezzata ancor di più per il suo impegno sociale e politico, che si è ampliato negli ultimi anni. Ha appoggiato, tra le altre, le cause per il disarmo nucleare, per la lotta contro i cambiamenti climatici anche con la campagna Cool Earth, che si prefigge lo scopo di preservare le foreste pluviali in Amazzonia e, nel 2005, la stilista ha sostenuto il movimento per la difesa dei diritti civili Liberty, creando le t-shirts recanti lo slogan “I am not a terrorist, please don’t arrest me” (è piuttosto noto il suo dissenso nei confronti delle amministrazioni di Blair e Bush). Da ultimo, ha aderito alla campagna di Greenpeace “Save the Artic” realizzando un logo da imprimere sulle t-shirts raffigurante il pianeta terra a forma di cuore. L’Artico resta infatti uno degli ultimi luoghi incontaminati del pianeta, da conservare intatto per le generazioni future. Grazie alla passione che la contraddistingue, sono tante le celebrità che sposano le sue cause e le si affiancano nella battaglia per un mondo migliore.
Al 430 di King’s Road, dal 1971 ad oggi, si trova ilWorld’s End (già Let it Rock, Too fast to live too young to die, Sex e Seditionaries), negozio di questa designer irriverente ed anticonformista, noto anche per la celebre insegna con l’orologio dalle lancette che girano in senso antiorario. Una Mecca per tutti gli appassionati di moda.