Il giornale per la contea del Somerset, ha pubblicato un articolo sulla ‘vibrante’ comunità italiana che si è stabilita a Bath. Potete leggerlo qui.
Racconta di come molti erano venuti dal sud e la Sicilia per lavorare nelle miniere di Radstock. Inizialmente avevano solo i contratti di due anni, ma molti decisero di rimanere anche dopo che le miniere chiusero.
Intervistano tre persone, per esempio, Rosario racconta come i suoi nonni arrivarono dalla Sicilia per lavorare nelle miniere e una volta messe radici non volevano andare via per dare stabilità ai figli. I suoi nonni parlavano solo siciliano e comprarono una casa a Bristol in contanti dopo solo due anni. Rosario visse in Inghilterra fino a 10 anni quando i suoi tornarono in Sicilia, ora ha un bar a Bath.
In ogni caso l’articolo continua ad associare l’emigrato italiano al cibo, tutti sembrano lavorare nella ristorazione o hanno aperto negozi di prodotti italiani. Non c’è niente di male nel lavorare nella ristorazione, ma però si continua a mantenere lo stereotipo dell’italiano che lavora solo con il cibo. Sarebbe anche bello vedere qualche intervista ad italiani che hanno fatto successo in altre professioni.