Questa catena di pasticcerie ormai tristemente famosa per essere andata in bancarotta improvvisamente dopo una grande espansione ha una lunga storia.
La prima vera pasticceria Valerie nacque nel lontano 1926 a Soho aperta da Esther van Gyseghem che era una cittadina belga. Questo negozio si trovava all’angolo tra Dean Street e Old Compton Road, proprio il cuore di Soho. La BBC ha un articolo proprio sulla storia della pasticceria.
Fu distrutto nel 1941 da una bomba tedesca ma Esther e il marito Theo lo ricostruirono appena possibile. La cosa interessante è che non esisteva nessuna Valerie, Esther fu chiamata a volte Madame Valerie.
Esther gestì la pasticceria fino al 1965 quando andò in pensione. Ovviamente la sua pasticceria non assomigliava a quelle che avete visto negli ultimi anni. Era un negozio tradizionale a conduzione familiare non una filiale di una catena omogenea.
Poi il negozio fu venduto ad un uomo d’affari italiano. Le pasticcerie diventarono nove e la piccola catena fu acquistata da Risk Capital Partners che aprì altri 183 negozi.
Come in altri casi simili, la forte espansione ha causato poi il suo crollo a fine 2018, aggravato da accuse di frode e strane manipolazioni dei conti e del fatturato. In poche parole c’era un enorme buco finanziario.
Alla fine gennaio 2019 la compagnia è ufficialmente andata in amministrazione con la chiusura di 70 store e il futuro molto incerto per gli altri 122.
Intanto ci sono diverse segnalazione di personale che dopo aver perso il lavoro non ha ancora visto i soldi dell’ultima paga.