giornata della lingua inglese

La fine dell’illusione della meritocrazia di Londra

Sotto un cielo grigio sono qui  nella perfida Albione a contemplare l’incontemplabile. Che la tanto decantata meritocrazia sia una grande bufala. 

Come faccio ad arrivare a tale conclusione? Dal fatto che il governo sia composto dalle persone meno competenti del paese tanto per iniziare. In una meritocrazia vera molti di loro non sarebbero in grado di fare le pulizie di casa mia! Sono di uno stupido incredibile e tutti ricchi e privilegiati che si aiutano a vicenda.

Arriva poi lo scandalo della settimana, quello degli esami di maturità che sarebbero gli A levels. Per spiegare a chi ancora non conosce la faccenda, non potendo fare gli esami per via della pandemia, il ministro dell’Ignoranza Gavin Williamson insieme a Boris Johnson e Co. han deciso di usare un algoritmo per decidere i voti finali. 

Hanno però scelto un algoritmo classista che ha alzato i voti degli studenti delle zone ricche e delle scuole private e abbassato i voti delle scuole in zone meno ricche. Questo sarebbe grave ma è ancora più grave il fatto che i giovani si devono iscrivere all’università prima degli esami in base ai voti che dovrebbero prendere. Una volta avuti i risultati il posto all’università viene confermato o rifiutato. Le università migliori richiedono voti minimi per entrare. 

La figlia di una mia conoscente che abita al Brent, zona considerata non particolarmente ricca e soprattutto con tanti immigrati, sperava di avere 5 A levels con un voto di almeno B, era convinta di avere due o tre A. Ha avuto un B, 3 C e un U. U vuol dire aver presentato il foglio in bianco. Non ha mai presentato nessun foglio in bianco, ha sempre avuto voti alti. Doveva andare alla Durham University e ora niente, tanto lavoro per niente. Fa male pensare che se fosse a Richmond o Windsor avrebbe tutti A e andrebbe all’università tra un mese. 

Questa storia si ripete in tutto il paese, i media hanno trovato casi che sarebbero ridicoli, ma sono tristi. Ragazza di madrelingua tedesca che si prende C in tedesco, spagnolo che si prende C in spagnolo. Boris Johnson sta in vacanza in Scozia e non ha detto niente, il ministro dell’Ignoranza ha detto una schiocchezza dietro l’altra e i giovani sono molto arrabbiati. Oggi dovrebbero esserci sviluppi e forse Johnson ha il coraggio di farsi vedere. Questa volta la pressione arriva anche dal partito conservatore, qualcosa dovrebbe succedere. 

Quello che non si può cambiare è che la cosa sia successa e che il primo ministro e il governo abbiano pensato sia giusto cambiare i voti in base a dove uno vive.  Il che non è per niente meritocratico. 

Leggi anche:

L’assenza di un parlamento inglese una delle cause della Brexit(Si apre in una nuova scheda del browser)

9 commenti su “La fine dell’illusione della meritocrazia di Londra”

  1. Enrico Damiani

    Tutte queste frenacce come te le sei inventate? Ti immagini se qualsiasi governo civile farebbe una cosa del genere, per avere click ci si inventa di tutto proprio, che tristezza

  2. Per chi ha scritto i commenti finora: ma avete almeno una vaga idea di quello che state commentando almeno? Non sembra.

  3. Mi stupisco sempre dalla mancanza di imbarazzo mostrata da italiani come la tizia che ha scritto. Il governo inglese ha fatto questo o quell’altro, potrebbe anche essere ma la cosa NON VI COMPETE! Siete OSPITI non avete il diritto di criticare, ma avete il dovere di tacere. Se non vi piace stare qua tornatevene in Italia, dopo vi renderete conto che il governo inglese tanto incompetente non lo era proprio.

    1. Veramente siamo EUROPEI ed abbiamo il DIRITTO di vivere, lavorare e fare quello che ci pare in UK (rispettando le leggi). E’ CASA NOSTRA. La trattiamo e rispettiamo come casa nostra, e ne pretendiamo lo stesso rispetto. Svegliati cocco.

      1. Leandra Ribaudo

        Ci stanno tanti italiani che ragionano a quel modo…secondo loro siamo immigrati e dobbiamo sopportare e accettare tutto. Per loro puoi solo raggiungere il nirvana da immigrato se lavori 18 ore al giorno a nero per qualche anno e mai ti lamenti!

        1. E’ gente che scrive da qualche stanzetta in Italia mentre mammà prepara il pranzo, altrimenti non si spiega come faccia un emigrato ad essere così ritardato.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Scroll to Top