Quando sei venuto/a a Londra/Regno Unito?
Nel 2011 alla fine di marzo
Come hai cercato una sistemazione fissa e hai avuto problemi?
In ostello cercavo una stanza in affitto per me
Come hai cercato lavoro?
Agenzie e internet
Quanto tempo ci hai messo a trovare il tuo primo lavoro?
10 giorni
Che tipo di esperienza di lavoro o titoli di studio avevi all’arrivo?
Esperienza in uffici personale
Come era il tuo inglese scritto e parlato al tuo arrivo?
Molto buono
Quale e’ stato il tuo primo lavoro? E che lavoro stai facendo adesso?
recruitment consultant per un’agenzia ora sono socia di un’agenzia di recruitment specializzata
Come definiresti la tua esperienza a Londra/Regno Unito fino ad ora? E per quali motivi?
Magnifica, amo lavorare qui in questi ambienti creativi e sereni. Mi piacciono i rapporti che ho con colleghi, vicini di casa e conoscenti, tutti privi di stress e basati sul rispetto reciproco. Mi sembra si essere molto più rilassata da quando vivo a Londra, nonostante sia una grande metropoli. La qualità di vita sul piano materiale ma anche mentale e proprio molto alta.
Consiglieresti ad altri di partire per Londra/Regno Unito e per quali motivi?
Alle persone giuste si. Devono avere un ottimo inglese e saper le proprie capacità e i propri limiti. Non si arriva a Londra all’avventura, pensando di trovare il tappeto rosso. Nemmeno venire pensano che lavorando tanto si ottiene sempre tutto. Qua bisogno guadagnar
si tutto, non tanto dimostrando di saper lavorare tanto, quello sanno farlo in tanti, ma di essere molto meglio della competizione in quanto ad iniziativa, intelligenza emotiva, troubleshooting, visione e molto altro. Vi giuro che vi posso dire dal cv in meno di un minuto se uno ha ciò che occorre per farcela a Londra o è uno dei tanti che massimo massimo potrà solo far carriera, a forza di lavorare e di rimanere allo stesso posto, in un ristorante, un negozio o un callcenter. Non c’è niente di male ad essere uno di questi, ma a Londra con i costi che ha, la casa non la comprerete mai e mai avrete famiglia a lavorare nei negozi. Come diceva la grande Margaret Thatcher “se a 26 anni ancora non avete comprato casa e viaggiate sui mezzi pubblici, siete dei falliti”.
Potresti dare due consigli utili a chi deve ancora partire?
Ottimo inglese e non perdere tempo, lavoro nella selezione personale e se non vedo nel cv una progressione professionale continua, cestino subito. Anche un mese a far nulla vi rovina il cv qua. Dovete darvi da fare, se volete competere a Londra, c’è tanta gente davvero in gamba.
Non mi sembra molto coerente il consiglio da una che afferma di essere arrivata con un inglese “molto buono” e dice agli altri di arrivare con uno ottimo. La frase dell’essere dei falliti se a 26 anni non si e’ ancora comprata casa credo ormai sia un po’ datata per il momento storico in cui viviamo. Non vedo cosa ci sia di male nel non lavorare un mese, magari uno vuole aggiornarsi per conto suo, fare corsi o ha altre strategie in mente, che ne sai? Per fortuna non sono tutti come te, altrimenti a me non avrebbe mai chiamato nessuno! Va bene dare consigli, ma non scoraggiare gratuitamente in questo modo, dai.
Assolutamente d’accordo al 100% con quello che scrivi, ogni tanto si legge qualcosa scritto da qualcuno che capisce qualcosa.
Assolutamente d’accordo al 100% con quello che scrivi, ogni tanto si legge qualcosa scritto da qualcuno che capisce qualcosa.
Non mi sembra molto coerente il consiglio da una che afferma di essere arrivata con un inglese “molto buono” e dice agli altri di arrivare con uno ottimo. La frase dell’essere dei falliti se a 26 anni non si e’ ancora comprata casa credo ormai sia un po’ datata per il momento storico in cui viviamo. Non vedo cosa ci sia di male nel non lavorare un mese, magari uno vuole aggiornarsi per conto suo, fare corsi o ha altre strategie in mente, che ne sai? Per fortuna non sono tutti come te, altrimenti a me non avrebbe mai chiamato nessuno! Va bene dare consigli, ma non scoraggiare gratuitamente in questo modo, dai.
Sei solo triste. In un minuto potrai pure cestinare cv, ma io di creativo in una come te non ci vedo proprio niente. Tieniti stretta la tatcher
Sei solo triste. In un minuto potrai pure cestinare cv, ma io di creativo in una come te non ci vedo proprio niente. Tieniti stretta la tatcher
Io sono d’accordo.
Forse la cosa dei 26 anni è un po’ datata davvero, penso si possa dire 30/32 anni oggi, nel 2017.
Conosco tanti ragazzi a Londra, inglesi, che senza l’aiuto dei genitori non potrebbero mai permettersi una casa a Londra. I tempi sono cambiati, le generazioni più giovani sono più povere delle vecchie. Oltretutto nella storia di un individuo bisogna tenere conto dei trascorsi che gli appartengono, la provenienza e le sue condizioni materiali e “morali”. Dire che dal cv basta vedere che non hai lavorato un mese per farti fuori mi sembra un tantino esagerato. Poi, a mio avviso, non tutti hanno le stesse ambizioni nella vita. La vita non è mai lineare, penso per nessuno.
Forse 26 anni ora no, ma non essere riusciti a comprare casa a 32 anni in un posto come Londra vuol dire non provarci proprio. Di ragazzi italiani e non, sistemati benissimo senza aiuto di nessuno ce ne sono veramente tanto. prendiamo esempio da loro e non dal trentenne che condivide casa e lavora nella ristorazione.
Si, Alida, d’accordissimo.
Io infatti non voglio generalizzare. Io condivido casa insieme a una famiglia inglese, marito e moglie, lavorano davvero tanto per pagare l’affitto e vivere con altre persone. Non sono più ragazzini, e come loro conosco professionisti che vivono condividendo casa. Allo stesso modo ho conosciuto gente che è riuscita a sistemarsi. La cosa sbagliata è fare di tutta l’erba un fascio. La regola per cui se non raggiungi l’obiettivo” x” entro una certa età dimostra, a mio avviso, superficialità . Non tutti hanno le stesse priorità , per cui potere sentenziare e arrivare a dire che sei uno sfigato se vai in giro coi mezzi pubblici…. Insomma lo trovo meschino. Altra cosa, sempre perché le generalizzazioni le lascio ai superficiali, capisco che molti italiani sono rimasti incastrati non per loro volontà nell’ambito della ristorazione, ma ci sono anche altre persone che prt la cucina hanno passione, per cui l’equazione cameriere uguale sfigato non è sempre valida. Poi, cavolo, la storia del mondo è fatta di grandi geni che spesso di lineare non hanno proprio niente, e ora siamo al punto per cui se non fai tutto a tappe sei uno sfigato, come se la vita fosse una specie di compito di matematica
Esatto, non tutto è sempre bianco o nero, ci sono un sacco di sfumature da considerare. E chi possiede “visione” ed “intelligenza emotiva” dovrebbe saperlo.
Io sono d’accordo.
Forse la cosa dei 26 anni è un po’ datata davvero, penso si possa dire 30/32 anni oggi, nel 2017.
Conosco tanti ragazzi a Londra, inglesi, che senza l’aiuto dei genitori non potrebbero mai permettersi una casa a Londra. I tempi sono cambiati, le generazioni più giovani sono più povere delle vecchie. Oltretutto nella storia di un individuo bisogna tenere conto dei trascorsi che gli appartengono, la provenienza e le sue condizioni materiali e “morali”. Dire che dal cv basta vedere che non hai lavorato un mese per farti fuori mi sembra un tantino esagerato. Poi, a mio avviso, non tutti hanno le stesse ambizioni nella vita. La vita non è mai lineare, penso per nessuno.
Forse 26 anni ora no, ma non essere riusciti a comprare casa a 32 anni in un posto come Londra vuol dire non provarci proprio. Di ragazzi italiani e non, sistemati benissimo senza aiuto di nessuno ce ne sono veramente tanto. prendiamo esempio da loro e non dal trentenne che condivide casa e lavora nella ristorazione.
Si, Alida, d’accordissimo.
Io infatti non voglio generalizzare. Io condivido casa insieme a una famiglia inglese, marito e moglie, lavorano davvero tanto per pagare l’affitto e vivere con altre persone. Non sono più ragazzini, e come loro conosco professionisti che vivono condividendo casa. Allo stesso modo ho conosciuto gente che è riuscita a sistemarsi. La cosa sbagliata è fare di tutta l’erba un fascio. La regola per cui se non raggiungi l’obiettivo” x” entro una certa età dimostra, a mio avviso, superficialità . Non tutti hanno le stesse priorità , per cui potere sentenziare e arrivare a dire che sei uno sfigato se vai in giro coi mezzi pubblici…. Insomma lo trovo meschino. Altra cosa, sempre perché le generalizzazioni le lascio ai superficiali, capisco che molti italiani sono rimasti incastrati non per loro volontà nell’ambito della ristorazione, ma ci sono anche altre persone che prt la cucina hanno passione, per cui l’equazione cameriere uguale sfigato non è sempre valida. Poi, cavolo, la storia del mondo è fatta di grandi geni che spesso di lineare non hanno proprio niente, e ora siamo al punto per cui se non fai tutto a tappe sei uno sfigato, come se la vita fosse una specie di compito di matematica
Esatto, non tutto è sempre bianco o nero, ci sono un sacco di sfumature da considerare. E chi possiede “visione” ed “intelligenza emotiva” dovrebbe saperlo.
Sarà anche a Londra ma parla come una provincialotta costei. E cmq il “sistemarsi bene” è relativo.
Sarà anche a Londra ma parla come una provincialotta costei. E cmq il “sistemarsi bene” è relativo.
Un’altra gasata italiana con mamma’ e/o maritino che pagano. Peraltro nel suo settore non ne conosco UNA che ha comprato casa ed auto, la maggior parte sono self employed super esauriti. Perfino mia cognata che e’ marketing manager di multinazionale con 10 anni di carriera vive nel countryside ma non compra l’auto perche’ costerebbe troppo. Chi puo’ spendere a Londra sono quelli in posizioni elevate in IT e Finance, fullstop. Gli altri fanno i conti e vivono pure in case microscopiche (magari piu’ in centro) come tutti, con buona pace della signora Thatcher.