L’Inghilterra è una terra antica, con una storia che risale a millenni fa. Sebbene le isole britanniche fossero state occupate sin dalla preistoria, i primi dei suoi abitanti identificabili erano britannici di lingua celtica, lontani antenati del gallese e della Cornovaglia, che probabilmente arrivarono su queste coste circa 5.000 anni fa. Questo articolo esplorerà la storia dei Celti in Inghilterra, la loro cultura e l’eredità che hanno lasciato dietro di sé.
I Celti in Gran Bretagna
Sarebbe un’eccessiva semplificazione dire che i Celti erano un solo popolo; erano composti da diverse tribù di discendenza indoeuropea che condividevano un comune elemento del patrimonio genetico e erano migrate verso ovest dall’Europa centrale alla costa atlantica durante il Mesolitico (a volte chiamato età della pietra). Alcune delle prime fonti greche scritte descrivono questi aborigeni britannici come Keltoi, mentre i romani li chiamavano Celtae. Parlavano una varietà di dialetti proto-gallici, una forma dei quali era il brittonico, che gradualmente divenne meglio conosciuto come celtico e i cui elementi sopravvivono quasi intatti nel gallese moderno.
L’arrivo dei Romani
Nel 43 d.C., l’Impero Romano invase l’Inghilterra e il Galles, portando con sé la loro cultura e il loro linguaggio. Molti nomi di posti in Gran Bretagna hanno origini romane a partire da Londra che era Londinium e tutti i posti che terminano con -chester che deriva dal castrum romano.
L’eredità celtica in Gran Bretagna
I Celti lasciarono poco in termini di lingua; antichi toponimi britannici sopravvivono solo in poche località in Inghilterra. Esempi degni di nota sono la Cornovaglia e il Devon, i cui nomi di contea derivano direttamente dalle tribù Cornovii e Dumnonii, di cui erano territori. Ma c’è poco altro, soprattutto perché i nomi non venivano quasi mai scritti. Ciò che sopravvive della lingua celtica esiste nel gallese brittonico, nell’ irlandese, nel gaelico scozzese, nel mannese sull’isola di Man e in alcuni luoghi sulla costa occidentale della Cumbria.
Principalmente, i Celti ci hanno lasciato monumenti: cerchi di pietre, henge, tumuli e fortezze collinari. La maggior parte dei loro toponimi è andata perduta o è stata sostituita dai nomi latini che i romani sovrapposero ai loro insediamenti. Ma le loro tradizioni e la loro cultura sono sopravvissute, grazie alle leggende ma non accompagnate da documenti.