Un libro che ha vinto il Premio Brooker nel 2019 e che vale la pena leggere, ma non si tratta di un libro adatto a tutti. Il libro è la storia, in capitoli separati, di 12 persone di colore britanniche, quasi tutte donne. Ogni capitolo parla di una persona in particolare e dei suoi sogni, ambizioni, fallimenti e dolori.
Alcune di queste storie sono memorabili, donne di carriera o bigliettaie dei vecchi bus londinesi, lesbiche o madri di famiglia che siano, provenienti da posti e background diversi. I personaggi sono collegati e scollegati tra loro.
La cosa che colpisce subito e che può rendere la lettura difficile è lo strano uso di punteggiatura. Le frasi finiscono senza punto e si trovano nella pagina in un formato che sembra una poesia.
Anche se molto discusso questo libro non delude e parla di protagonisti di una Gran Bretagna contemporanea che sono quasi invisibili. Mostra un aspetto del paese che sarà familiare a molti, soprattutto se hanno vissuto a Londra, ma che raramente appare nei libri.
Si, il libro parla anche di razzismo ma in un modo umano e che ci rende partecipi alla sofferenza e ai pensieri del personaggio. Se volete iniziare a conoscere realtà umane che vi sono ignote, leggete questo libro.
Bernardine Evaristo è nata a Eltham nel sud est di Londra da madre inglese e padre nigeriano. Dal 1994 ha scritto numerosi libri di racconti e romanzi è anche attiva da anni per l’inclusione di scrittori e artisti di colore È anche professoressa universitaria.