Ci sono circa 700 centri commerciali in tutto il Regno Unito ma per una combinazione dei fallimenti di alcune grosse catene e il fatto che la pandemia ha fatto cambiare le abitudini di shopping dei britannici, 70 centri commerciali sono a rischio di chiusura.
Lo dice The Daily Mirror in un articolo che cita una ricerca condotta da LDC che ha trovato che 5 centri commerciali hanno 80% dei negozi chiusi, una trentina sono mezzi vuoti e altri 34 hanno solo tra il e 50% dei negozi ancora aperti. Chiaramente non è possibile continuare a lungo senza abbastanza negozi. Più negozi chiudono e meno attraente diventa tutto il centro commerciale, quindi anche i negozi ancora aperti ne risentono e potrebbero chiudere. La ricerca include solo i centri commerciali al coperto e non i cosidetti retail park dove solitamente ci si arriva in auto.
Alcuni centri sono già stati chiusi o ci sono piani per creare uffici, abitazioni o altre cose. È probabile che con l’arrivo dell’internet shopping, l’abitudine di andare ai centri commerciali fosse comunque in declino, molti sono anche chiaramente un prodotto degli anni ’70 e ’80 e hanno un look sorpassato. Inoltre generalmente hanno tutti gli stessi negozi, in un mondo dove possiamo comprare di tutto su internet, sembra ora che abbiano una scelta piuttosto limitata.
I primi shopping centre nel Regno Unito furono gli Arndale Centre che aprirono agli inizi degli anni ’70 in quasi tutte le città. Quello di Wandsworth a Londra era il più grande d’Europa quando aprì nel 1971. Il più grande di questi centri è quello di Manchester che prima della pandemia aveva circa 41 milioni di visitatori all’anno.
Il primo vero centro commerciale all’americana fuori dal centro città nel Regno Unito è stato aperto nel 1976 ed è stato chiamato Brent Cross Shopping Centre. Il centro si trova nel nord-ovest di Londra e in tempi normali aveva circa 15 milioni di visitatori ogni anno.
Ma i tempi cambiano sempre…