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Londra, cosa ha combinato ora Boris Johnson?

Il capo dello stato è stato fortemente criticato da ministri dell’opposizione, parlamentari e parenti di vittime del COVID per aver detto, secondo alcune fonti, di preferire vedere pile di morti piuttosto che un nuovo lockdown.  Avrebbe detto questo prima del secondo lockdown di novembre.   Il Primo Ministro ha fortemente negato di aver detto questo, definendo l’accusa come “spazzatura totale”.

La giornalista della BBC Laura Kuenssberg afferma che, all’epoca, il primo ministro aveva avuto enormi problemi per quanto riguarda le ramificazioni di un altro lockdown e molti parlamentari del suo partito erano contrari ad altre misure. Boris Johnson ha la fama di cercare di far contenti tutti spesso con affermazioni iperboliche. Non sarebbe la prima volta che si trova nei guai per questo anche se sembra sempre cavarsela bene.

L’altra questione riguarda i lavori per rinnovare il suo appartamento a Downing Street. Il primo ministro e la sua fidanzata Carrie Symonds hanno ristrutturato la loro residenza privata, l’appartamento sopra l’11 di Downing Street. Ci sono state speculazioni sul fatto che i costi potrebbero arrivare fino a £ 200.000, nonostante il primo ministro riceva solo una sovvenzione pubblica annuale di £ 30.000 da spendere per l’appartamento.

Circola voci che ha ricevuto donazioni da persone importanti per rifare l’appartamento ma in questo caso avrebbe dovuto dichiarare le donazioni entro 28 giorni. Anche qua però Boris Johnson è recidivo, ben 10 volte non aveva dichiarato di aver ricevuto soldi e l’ha solo fatto quando scoperto. 

La situazione è difficile anche per il fatto che il suo ex consigliere Dominic Cummings che ha licenziato lo scorso autunno si sta vendicando rilasciando questi particolari che potrebbero distruggere Johnson. 

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