Le cose si stanno complicando per Boris Johnson, ora è stato anche rivelato che ha fatto due feste il giorno prima del funerale del Principe Filippo. Gli articoli che ne parlano hanno sempre la foto della regina al funerale del marito, triste e sola perché osservava le regole di distanziamento. Ovviamente scoprire che il primo ministro stesso non ha osservato le stesse regole, non per un funerale di un suo caro, ma per una festa con alcol è visto da molti come una cosa imperdonabile.
Nonostante tutto c’è ancora una parte di elettori che si fida ancora di Johnson e non trova che fare feste inutili durante il lockdown, quando non si potevano nemmeno invitare parenti ai funerali sia una cosa grave. La percentuale è però scesa sotto il 30%, ma molti nel partito sperano che da qui alle elezioni, gli elettori si saranno dimenticati tutto.
Cosa potrebbe succedere ora a Johnson?
Un tempo un politico in questa situazione avrebbe già dato le dimissioni da tempo. Anzi, Johnson avrebbe dovuto darle ai tempi dello scandalo delle 160 mila sterline di soldi pubblici che ha dato all’amante (mentre faceva le corna alla moglie) quando era sindaco di Londra. O per le questioni di chi ha pagato per la sua nuova tappezzeria dorata e tante altre cose. Ma Johnson non è uno che intende dare le dimissioni, anzi dopo aver chiesto scusa l’altro giorno, ha poi detto a diversi ministri e deputati che lui non ha fatto niente di male. Ha solo chiesto scusa per una questione di relazioni pubbliche, lui non vede niente di male nel fare feste, quando il resto del paese non poteva fare nemmeno i funerali.
I risultati dell’inchiesta sulle feste
La prossima settimana una certa Sue Gray dovrebbe pubblicare i risultati della sua inchiesta sulle feste.
Il rapporto potrebbe essere accompagnato dalle dimissioni immediate delle persone coinvolte nella presunta violazione delle regole e in questo caso renderebbe insostenibile la posizione di Johnson. Per chiedere la sua testa almeno il 15% dei deputati conservatori dovranno scrivere una lettera chiedendo il no confidence vote che porterebbe a una votazione per eleggere il prossimo segretario del partito conservatore che diventerebbe automaticamente primo ministro.
Molti dicono che Johnson è fatto di Teflon, ovvero tutte le accuse e scandali non gli si appiccicano. Quindi è anche possibile che ce la faccia e sia ancora Premier alla fine del 2022. Ci sono però altri ostacoli da affrontare, le elezioni amministrative di maggio tanto per cominciare. Se il suo partito perde i voti, i deputati potrebbero ribellarsi, in fondo rischierebbero di perdere la poltrona alle prossime elezioni politiche.
Inoltre la questione delle feste potrebbe essere investigata dalla Metropolitan Police, ovvero la polizia di Londra. In questo caso potrebbe diventare un reato, ma anche qui non è detto che Johnson se ne vada. Infatti il premier britannico non è costretto a dare le dimissioni, se ha commesso un reato e non è condannato ad almeno un anno di galera. Quindi si potrebbe avere la situazione assurda di un premier che non sta a Downing Street, ma in prigione.
Esiste anche la possibilità che qualcuno nel partito faccia quello che hanno fatto a Margaret Thatcher, ovvero un colpo di stato all’interno del partito. Chi sta attento può vedere che quelli che vorrebbero prendere il suo posto stanno cominciando a fare giochetti strategici. Rishi Sunak, il cancelliere delle Scacchiere che è il preferito, ha preso ed è andato in Devon in questi giorni proprio per non dover dire qualcosa che gli rovina la possibilità di diventare premier.
Ma la regina non fa niente?
Tanti si chiederanno come mai la regina non interviene. Molti italiani vedono la regina come un equivalente del Presidente della Repubblica italiano con la corona. Le cose non stanno così, prima di tutto il Regno Unito non ha la costituzione scritta e la regina non può proteggere una costituzione che nemmeno esiste. Tutto si basa sulle tradizioni e anche se in teoria la regina potrebbe intervenire, la tradizione dice che non dovrebbe farlo. Inoltre, molti sudditi non vogliono che la regina si immischi in questioni politiche, hanno questa visione della funzione della regina che è più simile a quello che molti hanno del Papa (la Regina è il capo della chiesa Anglicana), piuttosto che quella del nostro Presidente della Repubblica.
Dovremo vedere come si sviluppano le cose, ma potrebbe anche non succedere niente e Johnson ritorna a raccontare barzellette e fare il buffone come prima.