La cosa sta facendo il giro dei social media in questi giorni. Non si tratta solo di acqua italiana, ma di tutte le acque minerali che arrivano dall’Unione Europea e quindi tutto dalla San Pellegrino alla Perrier. Tecnicamente è vero e potete vedere i documenti sul sito del governo britannico.
Dal 7 di gennaio 2022, l’acqua minerale europea non viene più riconosciuta come tale nel Regno Unito e per questo motivo non potrà essere venduta. Esiste però la possibilità di chiedere una nuova certificazione per poter vendere nel Regno Unito. Si pensa quindi che tutti i maggiori produttori di acqua minerale europea faranno domanda per avere la certificazione britannica. Questo sarà anche per quasi tutti i prodotti, il Regno Unito esce dalla certificazione europea o CE e ha creato una propria che non è ancora stata completamente introdotta.
Molte persone hanno fatto notare però che mentre i grandi produttori e le multinazionali non avranno problemi a richiedere la nuova certificazione, lo stesso non vale per le aziende piccole. Se non vendono molto nel Regno Unito, non conviene spendere soldi e tempo per fare tutta la procedura burocratica di richiesta e poi tutte le pratiche di esportazione ogni volta. Ci sono già prodotti e componenti soprattutto nel campo sanitario o altri campi molto specializzati che non si trovano più perchè hanno deciso di non continuare a vendere nel Regno Unito, spesso hanno solo pochi clienti e il gioco non vale la candela.
Altri sono contenti perchè ritengono che questi cambiamenti aiuteranno i prodotti britannici, la cosa ironica è che l’acqua minerale britannica più venduta nel Regno Unito è Buxton che appartiene alla Nestlè, la nota multinazionale svizzera, dal 1992.