Le colpe maggiori di questo grande esodo dell’ultimo anno sono la pandemia di COVID, l’insicurezza economica e la Brexit.
Si pensa che Londra da sola abbia perso almeno 700 mila persone nate all’estero che ci vivevano e lavoravano. Sarebbe una perdita improvvisa del 8% della popolazione della metropoli.
Lo studio, del Centro di eccellenza delle statistiche economiche (ESCoE) finanziato dal governo, trova un legame con la devastazione inflitta dalla pandemia a settori come l’ospitalità e la vendita al dettaglio.
Il problema maggiore è che una volta finita la pandemia molti settori si troveranno rapidamente a corto di personale. Il nuovo sistema di immigrazione permette solo alle persone qualificate di poter aver un permesso di lavoro e quindi esclude molti settori che una volta ripresi avranno bisogno di personale. Bisogna vedere quanti britannici avranno voglia di fare i badanti o i baristi.