Londra, la mancanza personale colpisce il settore manifatturiero

La settimana scorsa il premier Boris Johnson aveva detto in Parlamento che il motivo per il quale il suo personale aveva avuto feste durante il lockdown era il fatto che avevano lavorato tanto e ottenuto risultati. I risultati di cui dice di essere fiero erano in particolare i risultati della campagna contro il COVID (migliori in Europa a sentire lui) e l’economia (migliore del G20 a sentire sempre lui).

Sappiamo che Boris Johnson ha uno strano rapporto coi fatti e infatti entrambe queste affermazioni non sono vere. Per quanto riguarda l’economia, l’inflazione è il problema maggiore e oggi arriva un’altra brutta notizia. Il settore manifatturiero deve aumentare i prezzi per mancanza di personale.

Le fabbriche del Regno Unito stanno pianificando di aumentare i prezzi al massimo dal 1977, il che alimenterà i problemi di molti di arrivare a fine mese

L’ultima indagine sulle tendenze industriali della CBI (l’equivalente della confindustria britannica) ha rilevato che il settore manifatturiero del Regno Unito continua a far fronte a forti pressioni sui costi e sui prezzi. Questo include anche il settore alimentare, con certi prodotti di base come

Le imprese hanno riferito che i loro costi medi nel trimestre fino a gennaio sono cresciuti al ritmo più rapido dall’aprile 1980 e non vedono alcuna flessione presto, con costi che dovrebbero crescere a un ritmo simile nei prossimi tre mesi.

Secondo Jack Monroe, scrittore e attivista, sono i prodotti di base quelli comprati dai più poveri che sono aumentati di più negli ultimi 12 anni.

  1. La pasta è passata da 29 pence per 500 grammi a 70 pence, con un aumento del 141%.

  2. Il riso era 45 pence per chilogrammo di borsa questa volta l’anno scorso, ma ora è di £ 1 per 500 grammi. Si tratta di un aumento del 344%.

  3. I funghi costavano 59 pence per 400 grammi e ora sono 57 pence per 250 grammi. Un aumento del 56%.

Il calcolo dell’inflazione viene fatta invece su prodotti più di lusso, che sono aumentati decisamente di meno.

Le promesse fatte durante la campagna del referendum per uscire dalla Unione Europea era che i prezzi del cibo e altri prodotti sarebbe scesi di molto appena fuori dalla UE. Molti hanno votato per uscire proprio grazie a queste promesse.

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