Un rapporto pubblicato da Resolution Foundation ha trovato che in tutte le parti del paese i lavoratori immigrati, soprattutto dall’Unione Europea, sono stati assunti per un numero elevato di nuovi posti di lavoro. Questo almeno fino al referendum per uscire dalla Unione Europea.
Da allora invece i numeri di immigrati dall’Unione Europea è calato del 80% in media con i numeri provenienti dall’est europeo in calo invece che in crescita. Infatti molti polacchi, lituani e di altri paesi dell’est d’Europa tendono ad andarsene dal Regno Unito invece di venire.
I posti che hanno ottenuto maggiori vantaggi dall’immigrazione europea sono le città come Londra, Birmingham, Bristol e così via. Ora però con l’arrivo del nuovo sistema di immigrazione a punti solo i maggiormente qualificati potranno venire a lavorare nel Regno Unito.
Molti datori di lavoro che usavano immigrati per lavoro pagato la paga minima dovranno ora riadattarsi cercando di usare robot e automatizzare certi processi o aumentando gli stipendi. Per ora con la disoccupazione causata dalla pandemia non avranno grossi problemi a trovare personale, ma in seguito dovranno adattarsi.
Ora possiamo guardare a questi dati e dire che gli immigrati hanno migliorato l’economia con tanti nuovi posti di lavoro creati, ma coloro che sono contrari all’immigrazione diranno che i posti di lavoro sarebbero stati creati lo stesso ma sarebbero andati ai britannici.
Ovviamente però un aumento degli stipendi significherà un aumento dei prezzi al consumatore e quindi non necessariamente una buona cosa.