Londra, in attesa delle dimissioni di Boris Johnson

Ormai i giornali parlano di poco altro, Twitter ha l’hashtag che chiede le dimissioni di Johnson che è trending e siamo tutti in attesa degli sviluppi.

Un’altra persona avrebbe dato le dimissioni tanto tempo fa, ma Boris Johnson tiene duro anche se ha una lista lunghissima di cose non chiare dalla festa tenuta a Downing Street quando c’era restrizioni severe contro il COVID, al denaro pubblico dato all’amante, dal fatto che ha mentito sulla provenienza dei soldi per l’arredamento dell’appartamento, delle vacanze, del fatto che ha protetto un deputato corrotto, delle promesse fatte per la Brexit, le promesse fatte e non mantenute al Nord d’Inghilterra, insomma è una lista lunghissima. Una sola di queste cose avrebbe potuto far saltare un politico in passato. 

 

Questa settimana si prospetta molto dura per il premier e molti sono convinti che dovrà dare le dimissioni entro Natale. Ha una ribellione martedì in Parlamento dei suoi deputati contrari alle restrizioni per il COVID, la legge dovrebbe passare grazie agli altri partiti, ma la sua autorità ne risente molto. I sondaggi danno un vantaggio enorme ora al partito laburista e sembra che la maggioranza vorrebbe la fine di Johnson. Giovedì si tengono le elezioni anticipate per il deputato corrotto protetto da Johnson, è in una zona dello Shropshire dove hanno sempre vinto i conservatori dall’inizio dei tempi, ma ora pare che potrebbero vincere i Liberal Democratici. Anche se i Conservatori riescono a vincere sarebbe con un collasso enorme di voti. Quindi Johnson non dovrebbe superare la settimana, ma conoscendolo potrebbe anche farcela ancora una volta. 

In una breve intervista John Bercow spiega cosa sta succedendo e paragona la situazione attuale a quella ad esempio degli ultimi anni del governo di John Major quando la corruzione era elevata. Con Major nessuno metteva in dubbio che fosse un uomo onesto, mentre è proprio il Premier ora che dimostra di non esserlo. Se sapete l’inglese ascoltate l’intervento, Bercow era un deputato conservatore, quindi il suo attacco non è ideologico, ma tocca la mancanza di decenza e moralità del primo ministro attuale. 

 

1 commento su “Londra, in attesa delle dimissioni di Boris Johnson”

  1. Alessandro

    Spero che resista a questi attacchi, lavora per il popolo, per i poveracci e i poteri grandi come la UE e gli USA lo vogliono eliminare. Non sono ottimista purtroppo, vinceranno ancora una volta i poteri forti

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