Londra, le cose si stanno mettendo male per Boris Johnson

 

 

 

 

Ormai l’abbiamo capito tutti, Boris Johnson è uno che se le è sempre cavata bene, anche mettendoci il minimo impegno. Quando era sindaco di Londra era famoso per presentarsi ai meeting (quando si presentava), completamente impreparato e senza aver letto di cosa si parlava. Aveva dato anche soldi del contribuente all’amante, eppure è riuscito a diventare primo ministro. 

Ha poi deciso di fare campagna per la Brexit (nonostante fosse nel campo opposto fino al giorno prima) perchè aveva visto maggiori opportunità per se stesso, ha poi promesso mari e monti a tutti per vincere le elezioni. Una delle cose promesse era un collegamento ferroviario veloce per il nord d’Inghilterra. Con questa promessa vinse in zone tradizionalmente laburiste con una forte maggioranza. All’inizio della pandemia, Johnson nemmeno si presentava ai meeting di emergenza, visto che la sua strategia era l’immunità di gregge. 

Ultimamente le cose vanno meno bene al signor Johnson, deve ora  la prospettiva di una ribellione dei Comuni sulla riforma dell’assistenza sociale, dopo che è emerso che i pensionati più poveri devono pagare di più per il costo dell’assistenza. Ha poi cambiato i piani del treno veloce nel nord, per fare si farà, ma non esattamente come promesso. Molto meno del promesso. La storia dei soldi dati all’amante ritorna con lei disposta a dare i suoi diari personali agli investigatori. 

I trattati di libero scambio che dovevano essere fatti dopo la Brexit non si sono materializzati. Quelli che ci sono, hanno un impatto sul PIL inferiore al 1% di quello che dava essere membro del mercato unico. I paesi più grandi e che conterebbero di più mettono condizioni ferree, come previsto, dato che il Regno Unito non è in una posizione di forza per trattare condizioni migliori. Il mito della Gran Bretagna globale che doveva ritornare ad essere una superpotenza si sta sgretolando. 

La pandemia non è ancora andata via, anche se si preferisce fare finta che sia sparita. Gli ospedali sono al punto di crollare, con migliaia di persone che muoiono per non riuscire ad avere cure in tempo, una cosa inaccettabile per un paese sviluppato, soprattutto una super potenza globale. Intanto manca sempre il personale in tanti settori. 

Per la prima volta poi Johnson sta perdendo anche ai sondaggi all’insipido leader del partito laburista Sir Keir Starmer. Insomma un disastro, o un car crash come si dice qui e non sappiamo se questa volta Johnson riuscirà a cavarsela dicendo un paio di barzellette. 

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