Il numero di professionisti che fanno domanda per posti di lavoro nel settore dei servizi finanziari è diminuito di un terzo su base annua, ampliando il divario tra domanda e offerta.
Secondo una nuova ricerca dell’Association of Professional Staffing Companies (APSCo), l’associazione di categoria per il settore del reclutamento professionale, è proprio così.
I dati forniti dalla più grande rete mondiale di job board, Broadbean Technology, hanno rivelato che le domande di lavoro nel settore sono diminuite del 12,5% tra novembre 2022 e gennaio 2023. Questo calo è stato molto più acuto se si guardano ai confronti annuali (in calo di quasi il 30%). I dati di APSCo rivelano anche che mentre i livelli di posti vacanti hanno oscillato per tutto il 2022, l’incertezza economica ha avuto un’influenza sulle imprese.
Con un calo delle domande molto più rapido rispetto ai posti vacanti, è probabile che i datori di lavoro facciano fatica a trovare le competenze di cui hanno bisogno in un settore che presenta già gravi carenze di competenze.
La ricerca mostra anche che i salari all’interno del settore nel Regno Unito sono aumentati del 6,5% negli ultimi dodici mesi, riflettendo l’aumento della domanda di talenti e la conseguente pressione al rialzo sui salari,
Gli aumenti salariali sono un segno che i datori di lavoro stanno investendo nell’acquisizione di talenti, ma i salari non possono garantire lavoratori qualificati. Una forza lavoro qualificata è vitale affinché il paese diventi un importante hub per le imprese finanziarie e le persone con le rispettive capacità. Ciò sottolinea la necessità di strategie forti nello sviluppo di queste abilità.