Finalmente è stato raggiunto un accordo con il Dipartimento dei trasporti per un supporto finanziario ai trasporti pubblici di Londra fino al 4 febbraio.
Ci saranno comunque tagli di linee e personale nei prossimi mesi, e 200 linee di autobus avranno meno corse, il che significa dover aspettare di più in media. Circa 100 linee di autobus saranno eliminate.
Questo si chiama ‘declino gestito’ per cercare di ritornare all’autosufficienza finanziaria anche con meno passeggeri. Sarebbe un ritorno agli anni ‘70 quando la metropolitana di Londra cadeva letteralmente a pezzi per mancanza di fondi.
Le cose erano già preoccupanti per i trasporti di Londra, ma ovviamente ora la nuova crisi dell’OMICRON peggiora la situazione. Solo questa settimana con molti che lavorano da casa i biglietti venduti sono calati almeno del 30% rispetto alla settimana precedente. In un periodo dell’anno quando Londra dovrebbe essere piena di gente.
Il governo si rifiuta di aiutare i trasporti londinesi a lungo termine, che prima della pandemia non avevano soldi dal governo se non per grossi progetti di ingegneria. In parte per le promesse fatte da Johnson prima delle ultime elezioni quando dichiarò che non avrebbe favorito Londra. Molte persone in altre parte dell’Inghilterra sono contrarie a dare soldi ai trasporti di Londra, vedendo il problema come uno della metropoli che dovrebbe essere pagato dai cittadini stessi. Allo stesso tempo però Londra paga tante tasse che finanziano anche servizi nel resto del paese e non finanziare i trasporti di Londra avrebbe un impatto sull’economia di tutto il paese.