Una lettrice scrive che non tutto è bianco o nero a Londra, una città piena di contraddizioni. Racconta qui la sua esperienza di quattro anni a Londra e come vede questa metropoli.
Quando sei venuto/a a Londra/Regno Unito?
Sono ora quasi 4 anni
Come hai cercato una sistemazione fissa e hai avuto problemi?
Ero stata da amici per le prime settimane e dopo mi sono cercata un posto da sola. Le cose passabili si trovano, ma bisogna cercare con pazienza e mai di fretta. Gli affitti sono comunque molto cari.
Come hai cercato lavoro?
Con internet, penso di essere brava a farlo e infatti ho avuto risultati quasi immediati.
Quanto tempo ci hai messo a trovare il tuo primo lavoro?
Primo colloqui due giorni dopo aver mandato il cv, firmato contratto 10 giorni dopo il mio arrivo a Londra.
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Che tipo di esperienza di lavoro o titoli di studio avevi all’arrivo?
Maturità ma ho sempre lavorato, non sono mai stata ferma un attimo nemmeno in Italia
Come era il tuo inglese scritto e parlato al tuo arrivo?
Abbastanza buono ma ero autodidatta, buono nel leggere e scrivere, meno buono nel capire, ma con allenamento a guardarmi film e telefilm ero arrivata a un buon livello. Ero messa molto meglio di tanti italiani, infatti facevo l’interprete a tutti.
Quale e’ stato il tuo primo lavoro? E che lavoro stai facendo adesso?
In una start up a tenere i contatti con l’Italia, ora faccio l’account manager per il mercato italiano in una società di servizi.
Come definiresti la tua esperienza a Londra/Regno Unito fino ad ora? E per quali motivi?
Allora devo dire molto bella e molto utile. Non rimpiango un giorno di questi anni ma ora sto pensando di andarmene, anzi sto cercando proprio lavoro in altri paesi. I motivi sono che anche se guadagno piuttosto bene non vedo come potrò riuscire a vivere bene a lungo termine. Ho 35 anni non voglio vivere in questo modo ma qua una casa di mia proprietà me la sogno proprio. Ora abbiamo anche l’insicurezza della Brexit, non ho intenzione di chiedere permessi di lavoro. A Londra e nel mio campo licenziano e mandano via per nulla, voglio costruirmi un futuro con delle fondamenta solide e non sulla sabbia. Non sono nemmeno certa che dopo la Brexit avrò ancora lavoro.
Consiglieresti ad altri di partire per Londra/Regno Unito e per quali motivi?
Ni. Ci sono molti motivi per venire a Londra e molti per andarsene. Non è tutto bianco o nero, le sfumature sono tante. Londra non è un postaccio ma nemmeno il paradiso della meritocrazia. Ho visto delle cose schifose e tante bastardate sul lavoro che nemmeno in Italia…L’Italia offre meno luci brillanti e carriere veloci su questo siamo d’accordo, ma quando si ha un lavoro non si vive sempre con il fiatone. Non intendo tornare in Italia, non ditemi di tornarci, ma non penso che Londra sia il paradiso. Credo che si debba essere più obiettivi e vedere anche i lati negativi (o quelli positivi) e non parlare solo di posto bellissimo con una meritocrazia fantastica o posto bruttissimo senza anima e cultura. In entrambi i casi chi dice questo non ha capito o vissuto per niente Londra. Se dico a certi italiani che a Londra mangio benissimo, mi dico che non è vero. Se dico che anche a Londra ci sono i raccomandati, le persone che non si meritano il lavoro che hanno, le persone che a fatica arrivano a fine mese, altri mi dicono che non è vero.
Potresti dare due consigli utili a chi deve ancora partire?
Dovete avere un inglese buono, non fare troppi piani con il Brexit, anche se vi lasceranno rimanere (cosa non certa), non potete fare affidamento che l’economia reggerà. Potrebbe esserci alta disoccupazione tra un anno o due. [irp]
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