L’abbazia di Waltham Holy Cross e St Lawrence o semplicemente Waltham Abbey esiste come luogo di preghiera da quasi 1500 anni. La prima chiesa era in legno e di essa rimangono solo frammenti.
L’abbazia attuale è un ottimo esempio di architettura normanna e risale al 1100. Nel medievo era una grande abbazia e un luogo di pellegrinaggio. Fu l’ultimo centro religioso ad essere chiuso da Enrico VIII, quando parte del monastero fu demolito.
Oggi potete vedere oltre che le parti normanne anche parti in stile gotico aggiunte dopo.
La leggenda di Waltham Abbey
Esiste una leggenda di un certo Tovi di origini danesi che intorno al 1000 abitava nel Somerset vicino Glastonbury. Una notte egli ebbe un sogno che gli indicò dove si trovava seppellito un crocifisso. Caricò il crocifisso su un carro e il bue che lo portava si rifiutò di andare in altre direzioni. Alla fine il bue si fermò dove si trovava allora la chiesa di Waltham.
Dopo la morte di Tovi la chiesa passò al re Edoardo il confessore che la diede poi a Harold Godwinsson che divenne poi re Aroldo II di Inghilterra.
Quest’ultimo fece costruire un’altra chiesa. In seguito Aroldo morì alla battaglia di Hastings nel 1066 e il suo corpo fu portato fino a Waltham dove fu seppellito.
La chiesa fu demolita e ricostruita in stile normanno, in uno stile molto simile alla cattedrale di Durham. Questa è la struttura di Waltham Abbey che rimane anche ai nostri giorni.
Nel 1177 fu fondato un monastero dell’Ordine di Sant’Agostino e nel 1184 il re Enrico II la dichiarò un abbazia che rimase in uso fino al 1540 quando fu chiusa da Enrico VIII.

Dove si trova la Waltham Abbey?
Per arrivarci potete prendere la Piccadilly Line per Cockfoster e scendere a Turnpike Lane. Qui prendete l’autobus 217 per Waltham Cross e qui prendete l’autobus per Epping e scendete a Ambresbury Banks.
Qui si trova il sito ufficiale, Normalmente potete visitare l’abbazia tutti i giorni, ovviamente rispettando i momenti di preghiera e le messe. Ora purtroppo ha solo accesso limitato per la pandemia, ma speriamo che tutto ritorni normale il prima possibile.