Rimangono solo quattro giorni per chiedere il settled o pre-settled status, dal 1 luglio chi non ha uno dei due o un altro documento che permette di lavorare nel Regno Unito sarà a tutti gli effetti clandestino.
Settori come la ristorazione, ospitalità e produzione alimentare sono molto preoccupati, già hanno problemi a trovare personale, ma con le nuovi leggi diventerà praticamente impossibile.
Questi settori hanno subito gravi carenze di manodopera da quando il settore ha riaperto dopo il lockdown. Ciò è dovuto in parte ai lavoratori dall’estero che lasciano il Regno Unito per tornare nei loro paesi d’origine a causa della Brexit o della pandemia di coronavirus.
Attualmente non ci sono modi per lavoratori poco qualificati per avere un visto, nemmeno temporaneo. Di conseguenza, sarà estremamente difficile assumere cittadini non britannici/irlandesi o lavoratori dell’UE che non hanno già il diritto al lavoro. Ma ci sono settori interi che dipendono completamente dalla manodopera europea.
Molti dirigenti di questi settori hanno chiesto al governo di creare almeno un visto temporaneo e non rinnovabile per coprire i buchi ora, nel momento in cui si deve rilanciare l’economia dopo la pandemia, arriva il problema che non si trova personale.
Esiste la possibilità per le aziende di offrire un visto temporaneo di formazione anche per lavori non qualificati, ma questo è piuttosto costoso e burocratico. Una procedura e un costo che possono essere assorbiti per un laureato in qualcosa di richiesto che al termine del visto di formazione può chiedere poi un visto di lavoro normale. Non funziona invece per settori come la ristorazione per la quale al momento non è possibile avere visti di lavoro.
Per un datore di lavoro spendere dalle 5-10 mila sterline solo di visto e burocrazia per un lavapiatti temporaneo è comunque assurdo. Purtroppo, succederà nuovamente che molti datori di lavoro decideranno di assumere in nero, anche se vengono scoperti, costa meno pagare la multa che dover chiudere completamente.
A voler limitare l’immigrazione non ci sta guadagnando nessuno, i lavoratori europei che perdono diritti, venire a lavorare qui in nero è rischioso e non porta a niente, i datori di lavoro che hanno problemi a far andare le proprie aziende e i consumatori che rischiano di dover pagare molto di più per o prodotti alimentari e altri servizi.
Il governo ripete fino alla noia che i datori di lavoro devono formare i lavoratori locali invece di usare lavoratori stranieri e che non ha intenzione di creare visti per lavoratori non estremamente qualificati.