Manhattan, la storia dell'acquisto dell'isola

Non è un segreto che Manhattan sia uno dei punti focali del mondo anglofono. Con oltre 1 milione di abitanti, è il luogo più densamente popolato degli Stati Uniti e ha anche un posto importante nella cultura americana. Ha giocato un ruolo enorme nella nostra cultura moderna

Eppure la storia dell’acquisto di Manhattan è una delle storie più controverse e discusse della storia americana. La storia infatti dice che l’isola fu comprata dagli olandesi per una manciata di perline e bottoni dal valore di meno di 25 dollari. Quella vendita potrebbe essere la più grande truffa mai perpetrata, ma è veramente successa visto che i documenti della vendita sono in un museo di Amsterdam.

L’accordo sembra così ingiusto che alcune parti hanno persino suggerito che l’isola venga restituita ai proprietari “originari”.

Ma quello che potrebbe essere il fatto più sorprendente dell’intera transazione è che, nel 1626, e per molto tempo dopo, entrambe le parti ne furono molto contente.

Nel maggio 1626 Peter Minuit lavorava per la Compagnia olandese delle Indie orientali. Minuit fu autorizzato dai suoi superiori alla VOC ad acquistare un ampio e sicuro tratto di terra per la sicurezza e il consolidamento dei coloni olandesi.

Minuit non perse tempo ad acquistare quella che divenne l’isola di New Amsterdam nel maggio del 1626. Quando Minuit si avvicinò a un gruppo di abitanti di New Amsterdam, lo fece con tutta l’intenzione di acquistare il terreno a un prezzo equo, o almeno uno che fosse considerato equo da tutti. Effettivamente, le perline e i bottoni potevano sembrare robetta da niente per un europeo, ma per un nativo americano erano una cosa mai vista. Le cose diventano preziose quando sono rare e le perline erano una cosa rara e preziosa. Il problema però è che queste persone non avevano il concetto della proprietà e pensavano di vendere l’accesso all’isola e non l’isola stessa.

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