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Nicola dice di essere un uomo felice a Londra

Quando sei venuto/a  a Londra/Regno Unito?

Dal 17 luglio 2015

Come hai cercato una sistemazione fissa e hai avuto problemi?

Ci sono agenzie che trovano stanze a poco prezzo

Come hai cercato lavoro?

Un amico mi ha trovato lavoro in un ristorante di un suo amico

Quanto tempo ci hai messo a trovare il tuo primo lavoro?

3 giorni

Quale e’ stato il tuo primo lavoro? E che lavoro stai facendo adesso?

Lavapiatti e ora sono cameriere

Che tipo di esperienza di lavoro o titoli di studio avevi all’arrivo?

Cameriere, commesso e fattorino

Come era il tuo inglese scritto e parlato al tuo arrivo?

Scolastico eccellente

Come definiresti la tua esperienza a Londra/Regno Unito fino ad ora? E per quali motivi?

Molto buona, ho dovuto faticare ma ora vedo i risultati e Londra vale sempre la pena, la mia mente si arricchisce, il mio conto in banca si arricchisce e sono un uomo veramente felice.

Consiglieresti ad altri di partire per Londra/Regno Unito e per quali motivi?

Si, chi non ha vissuto a Londra non e’ adulto, vado ora in Italia e mi sembrano tutti immaturi e ragazzetti. Qui si cresce veramente, se non siete capaci di crescere non venite perche’ tornerete in Italia entro 2 anni ve lo garantisco.

Potresti dare due consigli utili a chi deve ancora partire?

Lavorare, lavorare e lavorare e mai lamentarsi di niente. Bisogna sempre cominciare dal sotto basso, pagati una miseria,  senza diritti e farsi trattare male. Ma non dura per sempre, sono solo gli inizi.  Se si resiste si diventa forti e dopo si hanno le soddisfazioni e si diventa qualcuno come persona ma anche sul lavoro e per i soldi. I mammoni che non resistono e ritornano in Italia non sanno che perdono. Nella vita si ottengono le cose solo con i duri sacrifici e nella meritocrazia piu’ fai sacrifici e piu’ in alto vai. Vincono sempre e solo i migliori a Londra

 

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10 commenti su “Nicola dice di essere un uomo felice a Londra”

  1. Ezechiele Lupo

    Logica contorta…puoi fare lo scaricatore di porto per 17 ore al giorno ma non diventi automaticamente direttore d’azienda o neurochirurgo di successo. Non conta tanto QUANTO lavori, ma come lavori, le idee che hai e i contatti che ti fai.

  2. Ezechiele Lupo

    Logica contorta…puoi fare lo scaricatore di porto per 17 ore al giorno ma non diventi automaticamente direttore d’azienda o neurochirurgo di successo. Non conta tanto QUANTO lavori, ma come lavori, le idee che hai e i contatti che ti fai.

  3. Rispetto il parere dell’intervistato, ma le cose non sono così lineari e automaticamente progressive come si vuole far credere. Con un lavoro da cameriere non ti arricchisci assolutamente a Londra: professionisti con ruoli intermedi stanno attentissimo a ciò che spendono, figurarschi ha salari più bassi e uno stile di vita stressante e da sfruttato. Poi è ovvio che se dividi casa in 5 e hai una stanzetta, mangi pane e cipolle lavori 70 ore a settimana, qualcosa da parte la metti, ma non ci compri mica casa… Quindi per favore smettetela di fare disinformazione

    1. rispetto la sua opinione Lisa ma dalla mia esperienza posso dire che facevo il lavapiatti guadagnavo discretamente ed ero contento qui in italia sono disoccupato ho 50 anni e mi sparo in bocca se non parto quanto prima ……

      1. Chiedi il reddito di cittadinanza almeno la soglia di sopravvivenza la raggiungi. Poi inizi a pensare, e dubito che UK se parli di “lavapiatti” ti possa risultare appetibile.

    2. Il cameriere

      Quello che dici vale per i camerieri di postelli del tipo Bella Italia o ristorantini fast food, nei ristoranti di classe i camerieri tra stipendi e mance si portano a casa un 3000 sterline nette al mese. Da anni faccio 8 mesi a Londra in ristoranti di grand hotel e 4 mesi in Italia, in Italia guadagno molto meno intanto passo tempo con amici e famiglia, a Londra faccio i soldi seriamente. con la pandemia sono ora in Italia. Ho fatto la scuola alberghiera, nn sono uno che mi improvviso cameriere…

      1. Sicuramente se ti organizzi riesci a massimizzare i guadagni, ma devi lavorare comunque tanto e lasciare a Londra buona parte dei soldi facendo una vita oggettivamente da schi fo. Puoi stringere i denti per metterti da parte qualcosa, ma non è vita, ancor più se fai orari strani e notturni.

  4. Non conosco UN solo cameriere a Londra che farebbe quelle affermazioni, a stento potrei trovare qualcuno con ruoli (e stipendi) intermedi come già segnalato in altro commento. Questo post lo ha scritto qualcuno che i camerieri li cerca o che affitta stanzette a Londra per attirare polli da spennare.

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