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“Mettete nella valigia: curiosità, ottimismo, progettualita”

Quando sei venuto/a a Londra/Regno Unito?

Londra la conosco come le mie tasche, l’ho frequentata spesso sulla base di miei interessi storico-culturali, mai per lavoro. Sono arrivata in UK nel 2018, zona Oxford, per lavoro. Tornata in Italia per sei mesi, Ora, 2019, sono di nuovo in UK, sempre a Sud di London, zona costiera del Dorset. Premessa: mi ero pero’ candidata per varie posizioni in tutto l’Ovest europeo, Da Berlino a Cork passando per Amsterdam e Lille.

Come hai cercato una sistemazione fissa e hai avuto problemi?

In Oxfordshire avevo un appartamento convenzionato. Sono venuti a prendermi alla stazione e mi hanno portato a casa. Qui a Bournemouth ho alloggiato presso un airbnb e in 10 gg ho trovato una bella sistemazione grazie all’intermediazione di un collega di lavoro. I prezzi sono più o meno quelli di Roma, dove ho trascorso molti anni della mia vita.

Come hai cercato lavoro?
Uso solo ed esclusivamente la rete. Colloqui via Skype e test di selezione telematici. Non sono arrivata qui sulla base di conoscenze o dinamiche del tipo “refer a friend”.

Quanto tempo ci hai messo a trovare il tuo primo lavoro?

Considerando che avevo rifiutato un’offerta contrattuale ambigua e mal formulata per il Sud Africa lasciando i recruiters di sale, ho trovato il nuovo lavoro in UK nel giro di un mese, dall’Italia.

Che tipo di esperienza di lavoro o titoli di studio avevi all’arrivo?
Laurea in neuropsicologia del ciclo di vita e sistemistica cibernetica. Diploma di maturità classica. Sindrome di Wanderlust, ovvero globetrottismo tra precise mete d’ Europa e USA per periodi più o meno estesi. 20 gg tra Berlino, Dublino, Manchester e Cork.3 mesi tra New York e Philadelphia. 2 mesi ad Amsterdam. E cosi via. Esperienza nel customer support con relativo feedback.

Foto: © Copyright Ben Gamble and licensed for reuse under this Creative Commons Licence.

Come era il tuo inglese scritto e parlato al tuo arrivo?

Ottimo. Imparato e praticato tra Roma e l’Abruzzo per anni grazie alla mia rete relazionale poliglotta, offline and online. Sia per lavoro che per diletto. Ho iniziato con un corso privato nel lontano 2002. Insegnante australiano. Poi sono arrivati gli americani e gli inglesi.

Quale e’ stato il tuo primo lavoro? E che lavoro stai facendo adesso?

Public relator a 17 anni presso locali adibiti alla fruizione di musica di tendenza. Ora lavoro come agente incaricato di investigare casi e risolvere problematiche inerenti la clientela di un global technological brand.

Come definiresti la tua esperienza a Londra/Regno Unito fino ad ora? E per quali motivi?

I vantaggi sono nettamente superiori agli svantaggi poiche’ qui il sistema funziona ed il management e’ all’altezza del mandato. Si vive senza mafia tranne quando la tua coinquilina compra illegalmente un po’ di marijuana e tu sai chi gliel’ha venduta. Peccato per la Brexit.

Consiglieresti ad altri di partire per Londra/Regno Unito e per quali motivi?
Sono scelte personali, il lavoro e’ solo una parte. Io consiglierei di partire informati.

 Potresti dare due consigli utili a chi deve ancora partire?

Mettete nella valigia: curiosità, ottimismo, progettualita.

Queste sono risposte al nostro sondaggio e non necessariamente sottoscriviamo a ciò che viene detto, pubblichiamo le risposte per dover di cronaca e per dare la parola a tutti

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