Carlo, manager a Londra, dice che non bisogna comportarsi da italiani

Quando sei venuto/a a Londra/Regno Unito? 
Nel 2010
 
Come hai cercato una sistemazione fissa e hai avuto problemi? 
Con una stanza affittata dall’Italia
 
Come hai cercato lavoro? 
Chiedendo in giro
 
Quanto tempo ci hai messo a trovare il tuo primo lavoro? 
Il giorno stesso,
 
Che tipo di esperienza di lavoro o titoli di studio avevi all’arrivo? 
Laurea e qualche esperienza breve
 
Come era il tuo inglese scritto e parlato al tuo arrivo? 
Scolastico medio, leggevo bene ma facevo fatica a capire
 
Quale e’ stato il tuo primo lavoro? E che lavoro stai facendo adesso? 
Barista ora manager
 
Come definiresti la tua esperienza a Londra/Regno Unito fino ad ora? E per quali motivi? 
Non mi sono mai pentito per un secondo di essere venuto a Londra. Una ottima città, vivibile anche se enorme, ben organizzata e ben funzionante e si la meritocrazia non è un mito, esiste sul serio e premia i volenterosi e punisce gli scansafatiche. 
 
Consiglieresti ad altri di partire per Londra/Regno Unito e per quali motivi? 
Non a tutti, ci sono italiani che si comportano male e non dovrebbero venire
 
Potresti dare due consigli utili a chi deve ancora partire? 
Non comportarsi da italiani ma da inglesi, anzi meglio degli inglesi. Siamo immigrati dobbiamo guadagnare la fiducia di chi ci ospita. Non affittate o lavorate a nero, avete sempre contratti e pagate tasse, se volete fare gli italiani rimanete in Italia e che vi levino pure il passaporto

2 commenti su “Carlo, manager a Londra, dice che non bisogna comportarsi da italiani”

  1. se la tua aspirazione di vita è fare il bariata ok, stai a londra. Ma ci pensate che se fate camerieri e baristi prima poi diventerete vecchi per fare quel lavoro e resterete nullafacenti a vita?

  2. La maggior parte di quelli che stanno a Londra devono sfangarsi qualche annetto lontano da casa, il futuro / ereditina / renditina / mammà che li campa a vita credono di averlo in Italia. Su Londra non ci investe praticamente nessuno. Ecco perchè tanto blaterare e pompare Londra da gente che è evidentemente “dead man walking” come giustamente sottolinei.

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