Rompe parecchio quando per la centesima volta devo spiegare a qualche italiano che tutto quello da me raggiunto a Londra è stato raggiunto con le mie forze.
Ci sono italiani che non capiscono che:
- è difficile cominciare dal nulla in UK, non perché gli altri sono tutti raccomandati ma perché la competizione è massiccia. Se hanno il curriculum vuoto non verranno considerati perché per ogni offerta di lavoro ci sono centinaia di domande
- avere buone referenze non vuol dire essere raccomandati. Se ho lavorato per Caio ed è rimasto contento del mio lavoro e mi scrive delle buone referenze, non mi sta raccomandando. Sta semplicemente dicendo che sono una persona brava e affidabile come ho dimostrato di essere
- le segnalazioni non sono raccomandazioni. Le raccomandazioni all’italiana sono quando una persona raccomanda un amico e un parente anche se quest’ultimo non ha le capacità per fare il lavoro. Le segnalazioni sono di persone ritenute capaci e chi segnala ci rimette la reputazione, se la persona non si dimostra all’altezza.
Non ho mai avuto NESSUNA PRESENTAZIONE E NON SONO RACCOMANDATA. Ho semplicemente fatto domanda di lavoro e hanno controllato le referenze. Se ho avuto referenze buone e’ perche’ HO LAVORATO SODO PER ANNI e non perche’ sono raccomandata. Che tristezza se ogni volta qualcuno riesce a fare qualcosa altri italiani mettere in dubbio le sue capacità e accusare subito di imbroglio. Tanti italiani e non italiani in UK sono arrivati in alto DA SOLI E SENZA RACCOMANDAZIONI!!
Anche in UK ci sono raccomandazioni, non è quello il punto, ma ci sono anche persone che arrivano dove vogliono arrivare con le proprie forze.
Spero di aver risposto a tutti coloro che mi accusano di essere raccomandata per avere un lavoro qualificato, quando loro fanno anche fatica a trovare lavoro da camerieri.
Paola
Forse te sei l’eccezione ma ti garantisco che anche a Londra se non vuoi lavare i piatti tutta la vita devi conoscere qualcuno e farti gentilmente raccomandare, tanto diversa dall’Italia non lo è