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Perchè il Principe William è Duca di Cornovaglia?

Negli ultimi tempi, molti si sono chiesti dell’enigma del Ducato di Cornovaglia, un’aggregazione di possedimenti che è tradizionalmente di proprietà del figlio maggiore del sovrano britannico, attualmente il Principe William. In particolare, il dibattito riguarda i guadagni immensi prodotti dal Ducato e la sua storica esenzione fiscale. In questo articolo, esploreremo la storia del Ducato di Cornovaglia, la sua evoluzione nel tempo, e il dibattito attuale sui suoi guadagni e tasse.

Storia del Ducato di Cornovaglia

Il Ducato di Cornovaglia esiste dal 1337, quando Edoardo III lo creò per suo figlio maggiore Edoardo, soprannominato “il principe nero”. Prima di questa data, c’erano conti di Cornovaglia, tra cui Roberto di Mortain, fratellastro di Guglielmo il Conquistatore, e il re, il più grande proprietario terriero d’Inghilterra.

Il figlio del sovrano britannico che riceve il titolo di “duca di Cornovaglia ed erede del Regno d’Inghilterra” diventa automaticamente il Principe del Galles. Il Ducato è stato interrotto solo durante il Commonwealth di Oliver Cromwell dopo l’esecuzione di Carlo I.

Evoluzione del Ducato di Cornovaglia

All’inizio del XII secolo, Reginald, uno dei figli illegittimi di Enrico I, assunse il titolo di conte, ma dopo che Stefano salì al trono nel 1135, portò un esercito in Cornovaglia e assegnò il titolo al conte Alan di Bretagna. Quando Enrico II salì al trono nel 1154, confermò Reginald come conte. Altri conti includono Riccardo di Cornovaglia, chiamato anche Re dei Romani, fratello di Enrico III.

Il Ducato di Cornovaglia è stato tradizionalmente finanziato da un portafoglio di investimenti immobiliari, agricoli e finanziari, che producono guadagni che sono stati esentati dalle tasse per secoli.

Il Dibattito sui Guadagni del Ducato di Cornovaglia

Il Principe William è diventato il duca di Cornovaglia nel 2022 e ultimamente rivelazioni sulle entrate  hanno scatenato il dibattito sui guadagni del Ducato e sulla sua esenzione fiscale.

In risposta alle preoccupazioni sollevate, il Ducato  ha dichiarato che sta attuando una politica di responsabilità fiscale volontaria e che l’obiettivo è di garantire che il Ducato rimanga sostenibile e responsabile per le generazioni future.

Tuttavia, ci sono ancora coloro che sostengono che il Ducato dovrebbe pagare le tasse come qualsiasi altra impresa, visto che produce guadagni enormi. Alcuni sostengono che l’esenzione fiscale del Ducato rappresenti un’esclusione ingiusta dal sistema fiscale, e che il fatto che il Principe William guadagni milioni di sterline senza pagare le tasse su queste entrate lo rende un privilegiato rispetto agli altri contribuenti.

Nonostante ciò, c’è anche chi difende l’esenzione fiscale del Ducato, sostenendo che essa è parte della tradizione e non deve essere cambiata e che il suo scopo è quello di sostenere l’attività pubblica del Principe del Galles, che rappresenta la Corona britannica e il paese all’estero.

La Soluzione al Dibattito

Non esiste una soluzione semplice al dibattito sui guadagni e le tasse del Ducato di Cornovaglia, ma una possibile soluzione potrebbe essere quella di mantenere l’esenzione fiscale del Ducato, ma di istituire una politica di responsabilità fiscale volontaria più rigorosa, in modo che il Ducato possa dimostrare di pagare le tasse in modo equo e responsabile.

Inoltre, il Principe William potrebbe fare di più per dimostrare la sua trasparenza e responsabilità, ad esempio rendendo pubbliche le sue dichiarazioni dei redditi e quelle del Ducato, in modo che i contribuenti possano essere sicuri che il loro denaro sia utilizzato in modo responsabile.

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