Il governo aveva intenzione di riaprire i ristoranti e i pub il prima possibile. La data prevista doveva essere il 22 giugno e questo vale solo per l’Inghilterra e non la Scozia o il Galles ma il business secretary Alok Sharma ha annunciato che apriranno dal 4 luglio e non tutti.
Il governo voleva riaprire il settore il prima possibile dopo aver saputo che non riaprire significherebbe che moltissimi locali fallirebbero con la potenziale perdita di tre milioni e mezzo di posti di lavoro. Per esempio, se non possono riaprire prima di settembre, 15 mila pub andrebbero in rovina.
Il governo pensava quindi di far riaprire prima del previsto almeno i pub e ristoranti che hanno tavoli all’aperto, che però devono mantenere distanze di due metri tra i clienti. Ci si chiede però che succede quando piove, non tutti hanno i tavoli all’aperto sotto un tetto.
Esistono diversi problemi, secondo gli scienziati il coronavirus ancora gira per il paese e il fattore R è in crescita e riaprire ristoranti e pub sarebbe sbagliato. Inoltre, molti ristoranti e pub si sono pronunciati sulla regola dei due metri di distanza, se riaprono a queste condizioni, potranno solo avere un numero di clienti molto limitato e quindi ci perderebbero. Il governo ha detto che rivedrà le norme di sicurezza.
A chi ci scrive che vuole venire ora o a luglio a lavorare in qualche ristorante, possiamo solo consigliare di aspettare. Molti locali hanno licenziato personale e dovranno licenziare ancora se devono osservare le distanze. Altri locali non potranno comunque riaprire.
Non sappiamo quanti posti di lavoro nuovi esisteranno effettivamente e soprattutto quanti prenderanno persone dall’estero con tanto personale qua disoccupato. Non sappiamo nemmeno se la situazione coronavirus rimarrà stabile, se dovesse esserci una seconda ondata i primi a dover richiudere saranno proprio pub e ristoranti e chi è appena arrivato non avrà diritto a nessun aiuto. Si tratta di un grosso rischio e quindi consigliamo di partire molto consapevoli che potreste perderci molto tempo e denaro per niente.