Regno Unito: possibile perdita di 90 mila posti di lavoro nel settore degli eventi

Uno dei settori maggiormente colpiti dalla pandemia è senza dubbio quello degli eventi. Tutto il settore si trova infatti completamente bloccato, nessuno vuole viaggiare per partecipare a conferenze o fiere. Quelli che si tengono sono comunque molto limitati e a numeri ridotti.

Secondo le nuove regole per cercare di minimizzare i contagi da COVID, nel Regno Unito sono vietati incontri con più di sei persone. Quindi eventi tradizionali come conferenze o concerti sono impossibili da organizzare.

Fino ad ora, molti posti di lavoro nel settore sono stati sostenuti da un programma governativo che ha pagato fino all’80% degli stipendi del personale, il cosidetto furlough. Purtroppo questo programma termina alla fine di ottobre e si prevedono quindi licenziamenti di massa in molti settori.

La Events Industry Alliance, un gruppo ombrello per gli organismi commerciali che operano nel settore degli eventi, ha affermato che i suoi membri non possono permettersi di utilizzare ilnuovo schema, che offre una quantità minore di sostegno governativo alle imprese del furlough originale.

Infatti il nuovo programma aiuta solo le aziende che sono in grado di dimostrare di essere ancora funzionanti. Quelle che invece, come molte nel settore eventi, non possono nemmeno aprire non verranno aiutate. Gli operatori del settore invece ritengono che anche se alcune aziende non possono riaprire per il momento non sono defunte e dovrebbero essere aiutate a sopravvivere fino a quando si potrà nuovamente organizzare eventi.

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