Dalla Brexit non è più obbligatorio per i fornitori di telefonia mobile non mettere il roaming quando i loro utenti europei vanno nel Regno Unito o gli utenti britannici vanno nella UE. Fino ad ora molti fornitori hanno preferito non metterlo, ma piano piano il roaming sta ritornando.
Dal 2017, alle reti mobili nei paesi dell’UE è stato vietato addebitare ai clienti un supplemento per utilizzare i loro telefoni in altri paesi membri, creando così il diritto di effettuare chiamate, inviare messaggi e, soprattutto, utilizzare i dati consentiti in tutta Europa, come a casa propria. Tuttavia, l’accordo sulla Brexit non prevedeva una protezione continua contro le tariffe di roaming.
Quasi tutte le grandi compagnie di telefonia mobile hanno reintrodotto le tariffe di roaming nell’UE, con giffgaff e Tesco Mobile gli ultimi nomi ad annunciare modifiche contrattuali.
Giffgaff ha detto ai suoi clienti che dal 26 luglio possono utilizzare solo fino a 5 GB di dati al mese nell’UE. Al di sopra di tale livello, verranno addebitati 10 pence per MB. Altri fornitori non mettono il roaming ai loro clienti storici, ma lo mettono a tutti i contratti nuovi.
Intanto giunge la notizia che solo il 16% dei britannici è contento della Brexit fino ad ora.