Se vi trovate a Brighton and Hove non potete non andare a visitare l’incredibile dimora del Royal Pavillion che si trova nel centro di Brighton. Sicuramente il palazzo reale più strano del Regno Unito e l’unico che ora non appartiene nè alla casa reale e nemmeno allo stato.
Il Royal Pavilion di Brighton, un’ex residenza reale classificata di grado I a Brighton, in Inghilterra, fu costruito in tre fasi tra il 1787 e il 1820. Fu costruito per Giorgio, principe di Galles, principe reggente e in seguito re Giorgio IV del Regno Unito.
Con una crescente reputazione per la terapia dell’acqua di mare, Brighton era diventata decisamente alla moda; questo si addiceva perfettamente al Principe di Galles, un grande amante del lusso. Chiaramente le altre residenze reali britanniche non erano lussuose abbastanza per lui.
A questo proposito assunse l’architetto Henry Holland per espandere la casa in una villa, che chiamò Marine Pavilion. In seguito, come principe reggente, incaricò John Nash, l’architetto dello stile classico, di trasformarlo completamente in uno stile indo-saraceno che era molto popolare in India a quei tempi.
Sormontato da cupole e minareti in ghisa in stile indiano cosa insolita in Gran Bretagna, il design sgargiante fu finalmente completato nel 1823, quando il reggente diventò re Giorgio IV. Il suo successore Guglielmo IV trascorreva spesso del tempo qui, ma la regina Vittoria, che si sentiva a disagio e decise di vendere il Pavillion alla città di Brighton.

La regina Vittoria e il Royal Pavillion
La regina Vittoria trovò fastidiosa la mancanza di privacy di Brighton e del Pavilion. Brighton era diventata accessibile in treno ai londinesi nel 1841, e c’era troppa folla per la regina.
La regina preferì comprare terra all’isola di Wight per creare una casa di villeggiatura per la famiglia, questa era Osborne House. Durante la vendita, la famiglia reale ha rimosso molti degli arredi e degli arredi originali del Padiglione, la maggior parte dei quali è finita a Buckingham Palace o al Castello di Windsor.
La regina Vittoria riportò a Brighton molti arredi inutilizzati alla fine del 1860.
Brighton, in Inghilterra, ha lavorato per riportare il Padiglione al suo splendore di epoca Giorgio IV dal 1945. Negli anni ’50, la regina Elisabetta II diede alla città un prestito permanente di oltre 100 mobili originali. La città ha restaurato e fatto altre ristrutturazioni successive delle stanze, reinstallato le pareti dei montanti e realizzato repliche di alcuni arredi e mobili originali.
L’acquisto da parte di Brighton del Royal Pavilion della regina Vittoria ha suscitato l’interesse turistico della città. Il Royal Pavilion è ora un’attrazione pubblica di proprietà della città, visitata da 400.000 persone.
Cosa si può vedere al Royal Pavillion
L’esterno del Padiglione è influenzato dall’India, mentre l’interno è pieno di stravaganze in stile cinese. George aveva ereditato la passione per le cineserie da sua madre, la regina Carlotta, ed era un appassionato collezionista d’arte. Però coloro che hanno arredato il palazzo non erano mai stati in Estremo Oriente e quindi non è proprio una buona imitazione.
Ci sono comunque diverse stanze da visitare e che vi ricorderete a lungo, soprattutto quelle al piano terra. Cominciando dalla Banqueting Room con il suo spettacolare lampadario, alto 9 metri e pesante una tonnellata, pende dagli artigli di un drago argentato all’apice del soffitto. Sotto, sei draghi più piccoli respirano luce attraverso paralumi di vetro di loto e il tavolo è sempre apparecchiato. Come in tutte le case che si rispettaono si trova una Long Gallery, dove ci sono dipinti e i residenti potevano passeggiare nelle giornate uggiose.
La Sala della Musica o Music Room, squisitamente decorata, è illuminata da nove lampadari a forma di parasole. La stanza è abbastanza grande da contenere un’orchestra di 70 elementi e un organista. La cucina è immensa ed era molto moderna per il 1815, quando fu costruita e aveva l’acqua corrente che veniva da un pozzo alimentato dalla pompata da un vicino pozzo nella torre dell’acqua del Royal Pavilion.
Al primo piano trovate stanze da letto incluso l’appartamento reale che è decorato in maniera più sobria. L’arredamento e il misto di mobili francesi e inglesi creano un’atmosfera di tranquilla eleganza. Il letto ha un meccanismo di ribaltamento in modo che il re, gravemente sovrappeso e con la gotta, poteva alzarsi più facilmente dal letto.
La carta da parati preferita di Giorgio IV con drago, fenice e uccello del paradiso è stata utilizzata per decorare gli appartamenti dei suoi fratelli, il duca di York e il duca di Clarence e rimangono ancora le tre camere da letto della regina Vittoria che sono state rimesse a posto come erano ai suoi tempi.