Anche se non l’avete mai sentita nominare e ora conta solo 84 abitanti, Dunwich nel Suffolk era molto importante una volta. Era infatti un porto più grande di quello di Londra e secondo molti storici era la capitale del Regno dell’Anglia Orientale, questo era intorno al 600-800.
Il famoso Doomsday Book che era il censimento fatto subito dopo l’arrivo dei Normanni contava ben 5 chiese a Dunwich, che per i tempi significava che era un centro piuttosto grosso.
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Il problema grosso di questo centro però non erano eserciti nemici, ma il mare e la geografia. Secondo una versione per secoli gli abitanti di Dunwich si batterono per sconfiggere l’erosione che distruggeva pezzo per pezzo la loro città. Purtroppo una serie di tempeste nel 1200 e 1300 distrusse porto e città, addirittura portandosi in mare un intero quartiere.
Un’ altra versione è che il porto fosse sull’estuario del fiume omonimo. Una serie di forti tempeste causò lo spostamento del fiume di ben 4 chilometri e quindi il porto e poi la città persero il motivo di esistere.
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Trascurata la cittadina fu poi catturata dal mare del Nord. Comunque sia la storia Dunwich si trova sotto il mare ed è la più grande città medievale sommersa in Europa. Qui trovate altra informazione sull’Atlantide della Gran Bretagna.
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Se non siete esperti di immersioni marine, potete comunque visitare quel che rimane della cittadina all’asciutto. Una è Greyfriars Priory, un’ abbazia che si trovava nella periferia di Dunwich e per quello ancora sopravvive.
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OK, sono ruderi comunque perché se il mare non ci è riuscito a distruggerlo, ci ha pensato Enrico VIII. Potete anche visitare il museo gratuito che vi mostra come era il posto una volta, ma affrettatevi che tra 60 anni circa il museo stesso sparirà sotto il mare.