Mi chiamo Roberto Massari e sono un rappresentante di prodotti alimentari in UK, non posso nemmeno far capire quanto sia seria la situazione al momento. Il governo britannico ha fatto capire che non ha molta intenzione di fare un trattato di libero scambio con la UE, ciò significa che la mia carriera che ho costruito in 15 anni finisce qua.
Non solo io ma tutti coloro che lavorano in importazione o esportazione con l’Italia non dormono bene, molti diranno che si tratta solo di un politico populista che fa la voce grossa ma poi abbasserà la cresta, cosa possibile ma ciò non toglie che ora molti nel mio settore sono molto agitati e preoccupati.
Ho visto diversi articoli e post di blog italiani che sono contenti di questa direzione, si dichiarano sovranisti e sono contenti di qualsiasi decisione sovranista. Mi tocca far notare che tutti questi articoli sono scritti da persone che non vivono in Inghilterra o Gran Bretagna e non hanno grosse conoscenze delle dinamiche in gioco. Addirittura un buon numero di questi articoli include informazione sbagliatissima.
Come quella che ora il Regno Unito può fare la propria politica fiscale. Da uno che non sapeva nemmeno che il Regno Unito non faceva parte dell’euro e ha sempre potuto fare la propria politica fiscale non mi aspetto che abbia capito molto altro e possa prevedere gli effetti della Brexit.
Non riesco nemmeno a capire come uno possa essere italiano, dichiararsi sovranista e allo stesso tempo essere disposto a distruggere il lavoro fatto da molti connazionali. Inclusi i tanti produttori italiani che commerciano, a volte quasi esclusivamente, con la Gran Bretagna.
Preciso che chi commercia in articoli e merci di lusso non avrà grossi problemi nemmeno con i dazi. Quel tipo di prodotto venderà sempre, ma si parla di un mercato comunque limitato e che non può sostenere i tanti italiani che lavorano nel settore alimentare o di importazione.
Per noi che abbiamo cercato di rendere accessibili e quindi normali molti prodotti italiani siamo in una situazione diversa. Se ci fossero dazi del 20 o 30% i prodotti da noi importati non saranno più accessibili a molti. Dobbiamo anche tenere conto dell’onda nazionalista di ora, molti si rifiutano di comprare prodotti europei e se la guerra tra il governo e la UE dovesse continuare questo potrebbe solo peggiorare.
Abito a Londra ma viaggio spesso per lavoro e Londra è una cosa diversa, quasi nessuno nella metropoli ha intenzione di smettere di mangiare la pizza ma girando per l’Inghilterra e il Galles si trova un numero impressionante di fanatici.
Se qualcuno mi spiega i motivi per i quali dovrei essere contento e celebrare il volere del popolo, me lo faccia sapere, io non ne vedo nessuno.
Molta gente apre la bocca giusto per dare aria ai denti. Magari sono proprio emigrati che vivono li,e non hanno capito che potrebbero ritrovarsi con un foglio di via in mano, o peggio non avere alcuna convenienza a stare li se il mercato crolla o cambia radicalmente. Senza copntare che anche la EU ne esce indebolita.
Infatti, concordo con tutto. Forse gli italiani nemmeno sanno che il foglio di via non lo fanno immediatamente in GB, prima ti mettono in un centro di detenzione, che è a tutti gli effetti una prigione, e poi ti deportano quando pare a loro.
Caro Roberto,
Non ti arrabbiare coi sovranisti italiani. Se vai a scavare fino in fondo vedrai che sono pro-Salvini, quindi già vedono gli italiani all’estero come traditori…. e poi il loro ‘salame padano’ è in combutta con Farage e Johnson, è ovvio che trovano che la Brexit sia ok.
Noi che siamo qui da tanti anni sappiamo che è un disastro di immani proporzioni.
Io ti auguro buona fortuna e spero che tu possa trasferire il tuo business in una nazione più amichevole!
Purtroppo questo accade quando gente é ignorante é al governo. Ammetto di non conoscere per nulla la realtà inglese ,ma quando prendi una decisione come brexit senza avere un quadro chiaro dei tanti problemi che vai a creare allora sei un cretino.
Quando ti affacci alla realtà esterna non puoi pensare che sia semplice ma ipercomplessa ,ci sono migliaia di lacci e lacciuoli ,di cui non tieni conto e questo la dice lunga sul sapere decifrare un cambiamento e le sue conseguenze .
Sarà per questo che pondero molto le scelte , figurarsi una così importante, prima ci si informa bene ,ci si fa aiutare da gente che ne capisce ,che ha una visione onnicomprensiva e la mente aperta.
Invece non é così ci si fa guidare dalla pancia , dall’ istinto e si combinano cazzate !
Ma tanto tutto torna dalla mancanza di 170.000 Milà lavoratori nei ristoranti,alla carenza di autisti e supermercati vuoti a Londra .
In codesta scelta ha impattato sia il virus che la brexit ,come dire hai voluto la bicicletta e mo pedala ,tanto a pagà le conseguenze so sempre gli ultimi .