giornata della lingua inglese

Simona racconta la sua esperienza di lockdown nel nord d’Inghilterra

Oggi passiamo il microfono virtuale a Simona, puoi anche tu raccontare come stai vivendo il lockdown nel Regno Unito, usando il modulo qui sotto.

È un disastro di immani proporzioni quassù nel nord-ovest d’Inghilterra, in tutti i sensi, sia economico che per fare rispettare le regole. Le aziende hanno licenziato a raffica e chi non lo ha fatto lo farà dopo il rientro. E poi è praticamente impossibile far capire alla gente di stare a casa, barbecues e feste di compleanno con bambini nel mio vicinato e poi tutti ad applaudire o battere le pentole ogni giovedì sera per l’NHS… senza parole! Mascherine totalmente assenti in giro, ormai nei dintorni riconoscono me e mio marito perché siamo gli unici che le mettiamo. Per la situazione politica, dall’immunità di gregge in poi è andata sempre peggio, a Westminster non sanno che pesci prendere. Più che politici vergognosi direi proprio assenti e menefreghisti.
 
Nessuno lo rispetta…. A parte non andare al lavoro qui dove viviamo io e mio marito non è cambiato proprio nulla.
 
Io sono qui da tanti anni, sono cittadina britannica e mio marito è nato qui, quindi non ci sono problemi immigratori per noi, ma non rimaniamo se le cose continuano ad andare così male, vogliamo emigrare dal 2017. Dopo il covid19 ci aspetta un no deal Brexit, il paese è spacciato e quindi siamo preoccupatissimi.
 
È scandaloso da anni, io non mi sono abituata a tutti i cambiamenti voluti da Westminster dal 2010. L’ultima operazione l’ho avuta a gennaio 2020, dopo 18 mesi dalla diagnosi e senza poter camminare per mesi e mesi. Ero così disperata che volevo riprendere la residenza in Italia per farmi operare. Assurdo. Aggiungo che mi hanno trovato posto a un ospedale a 1h e 40 di auto perché i due ospedali più vicini non hanno staff!
 
Lavoro da freelance quindi non sono rientrata in nessun schema, ho perso il lavoro che avevo assicurato per tutto il 2020. Per fortuna che mio marito è stato solo ‘furloughed’ (non so la traduzione in italiano).
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3 commenti su “Simona racconta la sua esperienza di lockdown nel nord d’Inghilterra”

  1. Ma sei mai stata in Inghilterra in vita tua? Racconti un paese diverso da quello che vedo io, sono tutti attenti e un paese unitissimo.

  2. unbridledjoy72

    @Sarami

    L’articolo dice che è cittadina britannica, quindi forse sei tu non leggi gli articoli prima di commentare a casaccio?

    L’Inghilterra che vedo io è come quella raccontata qui. Deduco che forse sei una di quei londinesi che ha il brutto vizio di credere “Londra=Inghilterra”?

  3. Grazia Veronesi

    Dove sono io appena spunta il sole sono tutti in giro, parchi aperti e pieni, partite al pallone, feste in casa e BBQ in giardino. I contagi sono ancora alti.

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