Vivo a Willesden, un quartiere che appartiene al Brent, area che ha un numero sempre maggiori di contagi. Sto lavorando da casa, esco il meno possibile ma dalla finestra vedo la strada principale. Occhio e croce direi che solo circa 30% indossa la mascherina. Forse anche meno. Sono anche prevalentemente africani e indiani che la indossano, i bianchi raramente hanno la mascherina. Quei pochi che vedo che ce l’hanno scommetto che sono italiani, spagnoli o forse anche polacchi.
I ristoranti e pub in zona sono prevalentemente vuoti e vuoi erano anche sabato sera, i grandi parti strombazzati tanto dai giornali italiani sono accaduti solo a Soho. I giornali inglesi non sono meglio.
Sono rimasta schifata dalla reazione del governo e dei giornali. La troppa leggerezza che implicitamente o meno comunica che ai british non succede nulla di male. Non sono deboli come gli italiani e spagnoli. Non voglio fare di tutta un’erba un fascio, ho amici british che non si comportano a questo modo, le persone non riflettono il governo o giornali come The Sun. Devo purtroppo dire che il comportamento di certi giornali e politici è stato irresponsabile e criminale.
Ho sentito anche che il padre di Boris Johnson ha evitato illegalmente di fare la quarantena e non ci vede nulla di male. Una legge per noi e una per loro. Mi viene in mente Orwell “tutti gli animali sono uguali, ma certi animali sono più uguali degli altri”.
Diversi negozi vicini a casa mia non hanno ancora riaperto. Riapriranno o hanno chiuso per sempre? Tanti stanno perdendo il lavoro, bisogna toccare ferro. In Inghilterra si usa toccare legno, per precauzione tocco tutti e due.
L’estate sembra essere anche sparita, dopo tanto vento per giorni ora sembra di trovarci ai primi di ottobre. Tanto che mi interessa, sono qui a casa a guardare fuori dalla finestra.
Cronaca da Willesden
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