Tutti dovrebbero conoscere questa chiesa che si trova praticamente a Trafalgar Square e compare in molte foto della piazza.
Viene spesso definita come la parrocchia della famiglia reale, infatti diversi pargoli reali sono stati battezzati qui. Qui furono battezzati Francis Bacon nel 1561 e Charles II nel 1630. La chiesa è dedicata a San Martino di Tours.
Una piccola cappella esisteva in questo posto anche prima dell’anno 1000, sembra che servisse ai monaci dell’abbazia di Westminster per pregare quando lavoravano nel giardino del monastero.
Recentemente però è stata trovata in questa chiesa una tomba dell’epoca romana. Una scoperta importante perché si credeva che Londra ai tempi dei Romani fosse esclusivamente in quella che ora è la City of London.
Nel 1500 era ormai una chiesa con tanto di parrocchia e fu ricostruita e poi ingrandita il secolo successivo.
La versione di St Martin-in-the-Fields che vediamo ora risale al 1722 e fu costruita dall’architetto James Gibb nello stile neo-classico durante il periodo di grande ricostruzioni di chiese dopo il Grande Incendio di Londra. L’incendio non arrivò fino a Trafalgar Square ovviamente, ma rifare chiese era di moda.
Il progetto di Gibb era molto diverso dalla chiesa costruita, voleva un edificio circolare ma per problemi economici dovette fare qualcosa di più limitato.
Intanto questo modello di chiesa, ovvero un edificio rettangolare con un portico e un campanile alto fu molto copiato negli Stati Uniti.
Dal 1914 al 1927 Dick Sheppard fu vicario. Dopo la prima guerra mondiale aprì la cripta di St Martin-in-the-Fields per i senzatetto che tornavano dalla Francia e da allora in poi fu usata come rifugio per i poveri.
Nel 1924 Sheppard diresse il primo servizio di trasmissione radio dalla chiesa. La cripta fu utilizzata come rifugio antiaereo nella seconda guerra mondiale; diverse persone rimasero uccise quando èfu stata colpita da una bomba. Ora la cripta ospita un coffee shop e viene anche usate per eventi e concerti.
Sono seppelliti qui diversi personaggi famosi come Hogarth, Sir Joshua Reynold e Thomas Chippendale. St Martin-in-the-Fields sostiene un celebre coro, organizza un programma di concerti, rimane fedele ai senzatetto e accoglie tutti.
Ultimo aggiornamento 2023-07-31 / Link di affiliazione / Immagini da Amazon Product Advertising API
Mamma mia deve essere la chiesa più brutta d’Europa, sono architetto me ne intendo, un obbrobrio
Buon pòmeriggio. Sono una giornalista e non ho il senso estetico di un architetto. Sono da sempre innamorata di Londra, del Regno Unito e dei suoi abitanti nonostante Boris Johnson. St Martin-in-the-Fields non sarà particolarmente bella, ma come scrive Wikipedia
“la chiesa ospita una serie di concerti di musica classica dove hanno modo di esibirsi fra i più importanti musicisti contemporanei: molto suggestive sono le esecuzioni serali a lume di candela. Durante i concerti di mezzogiorno, con ingresso gratuito o con un obolo simbolico, viene dato un grande spazio anche agli artisti emergenti. Nella cripta, posta al di sotto della chiesa, si trova una caffetteria self-service ed il London Brass Rubbing Centre”. In questo punto di ristoro molto tranquillo e suggestivo si mangia particolarmente bene e tutti sono molto cortesi, Che nostalgia! Alessandra Magenes italiana per caso, ma britannica nel cuore nonostante le delusioni a catena a cominciare dalla Brexit
I concerti di Natale sono interessanti, a meno dell’acustica imbarazzante (come per quasi tutte le chiese) e degli strumenti freddi che iniziano a suonare bene da metà concerto in poi (cosa che non si sente in Italia… dove TUTTO si fa con più amore e capacità). Leaflet imbarazzante sugli utilizzi di tale chiesa, pensate che si affitta anche per banchetti e colazioni di lavoro ahahahahahaah money money money perfino il culto anglicano si piega alla cultura del soldo sempre comunque e dovunque.
Non sono architetto, secondo me tutta Londra è bellissima, ogni mattone di Londra è bello
Londra non ha nulla di estetico tranne le costruzioni moderne, qualche museo e qualche piazza in centro. E’ un suk mediorientale ripulito.